Quest’anno nessuna accensione per la storica Stella
FASANO – «Non amo l’improvvisazione, a me non piace organizzare eventi in questo modo. Se il prossimo anno dovessimo muoverci nei tempi giusti, la “Stella sulla grotta” tornerà ad illuminare Monte Rivolta». È quanto afferma Tommaso Serri, presidente dell’omonimo comitato che da oltre 30 anni allestisce la manifestazione natalizia con l’accensione della grande cometa realizzata da migliaia di lampadine che splende sulla collina di Laureto di Fasano.
In questi giorni ha destato scalpore la notizia sulla mancata accensione della Stella. «Si sono fatte numerose illazioni – riprende Serri –, soprattutto su questioni legate alla mia famiglia e alla proprietà del terreno. Smentisco categoricamente, le problematiche sono da ricercare altrove, a cominciare dal fatto che per la realizzazione di questa manifestazione ce ne occupiamo in pochi, non più di due o tre persone. Io ho seguito più da vicino lo scorso anno, dopo la morte di mio padre Giovanni (da sempre organizzatore della “Stella sulla grotta”, ndr), ma gli impegni di lavoro non mi permettono ora di garantire la qualità dell’evento».
Tommaso Serri fa riferimento ad alcune questioni, «a cominciare dal fattore sicurezza – afferma –, non posso farmene carico solo io. Ci sono delle precarietà e vanno risolte e ora non ci sono i tempi tecnici per farlo, come non ci sono neanche per chiedere l’allaccio della corrente elettrica, essendo a pochi giorni dal Natale. Questi aspetti vanno curati mesi prima, non nel mese di dicembre. A me non piace improvvisare, mio padre si è sempre occupato di tutto avendo tempo e soprattutto passione. Le cose vanno programmate e l’Amministrazione comunale poteva di certo mostrare maggiore interesse nelle scorse settimane. Non voglio fare polemica, ma i fatti sono questi».
Sembra ormai certo che l’evento subirà, in questo 2019, una sospensione. «Ne sono certo – afferma Serri –, ne riparliamo l’anno prossimo, sperando in un interesse maggiore della città e degli Enti pubblici: ho tanta voglia di fare cose belle, ma da solo non riesco, siamo in pochissimi, è un carico troppo pesante».
Fu Giovanni Serri, nell’ormai lontano 1986, ad ideare questo evento, con l’accensione della stella disegnata da oltre cinquemila lampadine, al cui centro si apre una cavità naturale che si addentra nel cuore della collina dove viene preparato un presepe con statue artistiche a grandezza naturale. Tante sono anche le iniziative collaterali che ogni anno vengono organizzate, dal concorso presepi ai pellegrinaggi. Con la morte di Giovanni Serri, nel dicembre del 2017, ad occuparsi dell’evento lo scorso anno è stato il figlio Tommaso, ma per questo Natale giunge la decisione della sospensione della manifestazione.
Perché certe belle tradizioni devono finire?.C’erano delle possibilità che sono state trascurate?.Dopo 33 anni la STELLA COMETA non torna ad illuminare una delle colline che circondano la città.Speriamo che non finisca qui e che si faccia di tutto per tenerla nella dovuta considerazione.