
Scaffali vuoti di Amuchina
Ma non solo: in queste ore si registrano le prime file anche per i generi alimentari. Si invita la popolazione alla calma
FASANO – Il CoronaVirus (Sars Cov2) è, fortunatamente, lontano centinaia di chilometri da noi (almeno al momento), eppure anche a Fasano si sta sviluppando in queste ore una vera e propria psicosi da virus. Sui social la gente sembra essere scatenata e, al tempo stesso, impaurita per un incessante bombardamento di notizie (a volte anche false), ma questa psicosi si è riversata anche nelle farmacie e nei negozi di igiene del nostro territorio, così come sta accadendo in ogni angolo di Italia.
La gente continua, come giusto che sia non essendoci casi sospetti nel nostro comune, ad affollare cinema e ristoranti, ma qualche fila in più si sta registrando nei supermercati per acquistare generi alimentari, acqua, detergenti per mani e mascherine: questi ultimi due prodotti sono letteralmente scomparsi dagli scaffali. E’ calata inoltre la vendita – secondo i commessi di alcuni esercizi commerciali che abbiamo sentito ieri, lunedì 24 febbraio – di salsa di soia, sushi e di tutto quello con sapore etnico o che in qualche mondo rimanda alla tradizione culinaria cinese, giapponese o, più in generale, orientale. E ben presto, c’è da giurarci, ci sarà anche un calo nella vendita di prodotti di abbigliamento e di elettronica che arrivano dalla Cina (che si registra già in molti territori italiani).
GoFasano, quindi, ha condotto una breve inchiesta, recandosi ieri in diverse farmacie della città e in numerosi supermercati per tentare di acquistare mascherine e gel igienizzante per le mani (Amuchina, primo tra tutti). Nessun prodotto di questi appena citati era disponibile, tutto esaurito già nella giornata di domenica.
«La gente – afferma il farmacista Felice Lanzisera – ha acquistato anche due o tre flaconcini a testa di Amuchina e prodotti simili, facendoci terminare tutte le scorte. Idem per le mascherine, anche se di questo prodotto avevamo una disponibilità ridotta poiché, prima di questa emergenza, vendevamo una decina di mascherine all’anno. Il fasanese medio è nel panico e tutto ciò mi preoccupa, perché mi sembra una reazione eccessiva: basterebbe seguire le regole dettate dal Ministero della Salute».
Lanzisera fa riferimento ad una costante e corretta pulizia delle mani, a non frequentare luoghi generalmente affollati di gente e a restare in quarantena se si è avuto contatto con persone potenzialmente ammalate. «Tutto il resto – prosegue – è assolutamente eccessivo, colpa dei mass media e dei social network che stanno ingigantendo quanto sta accadendo in tutto il mondo, soprattutto da noi. Bisognerebbe solamente informarsi e mettere in atto le più elementari delle regole igieniche e non farsi prendere dal panico».