
Un’iniziativa organizzata dall’Us Città di Fasano e da “Il Fasano siamo noi”
FASANO – La multiculturalità nello sport è stata al centro di un incontro organizzato dall’Us Città di Fasano e da “Il Fasano siamo noi” a Palazzo di città nella serata di lunedì scorso. Lo sport non è esente dal rispetto di questi valori, anzi c’è la necessità di amplificarli perché quando si parla di multiculturalità non necessariamente bisogna pensare alla differenza etnica e la conferma arriva direttamente dalle parole di Guglielmo Maria De Feis, valente interlocutore che ha relazionato sulla tematica.

“Quando pensiamo alla cultural intelligence – afferma De Feis – siamo spinti a pensare ad un italiano che parla con un cinese, un cileno o un africano, ma non è solo questa. Infatti bisogna ampliare il cerchio pensando all’interista o allo juventino, oppure pensando al barese o al leccese. Capire la prospettiva altrui può forse aiutare a risolvere tanti problemi”.
Una conferenza che ha messo al centro dell’attenzione “La cultural intelligence nel calcio” con l’intervento di De Feis, autore di un libro sull’argomento con il quale ha anche vinto il Premio nazionale letteratura del calcio “Antonio Ghirelli” 2018. Un interlocutore qualificato, già calciatore, agente Fifa, direttore sportivo ed oggi docente presso il settore tecnico della Figc di Coverciano. Un incontro che ha voluto focalizzare l’attenzione sull’importanza del rispetto dei valori altrui, mettendo al bando la centralità dei valori di ognuno come unici, ma puntando anche a capire la prospettiva altrui.

Un evento decisamente al passo con i tempi in un contesto sociale sempre più variegato e multiculturale, ed il mondo sportivo non n’è un’eccezione, dove diventa necessario possedere gli strumenti adeguati a gestire al meglio la ricchezza e le opportunità che ne derivano,