
Trio Sebastianutto-Dillon-Lasaracina
Terzo appuntamento in cartellone della rassegna organizzata dall’Accademia dei Cameristi con l’Amministrazione comunale
FASANO – Prosegue l’XI Stagione fasanese di musica da camera organizzata dall’Accademia dei Cameristi di Bari sotto la direzione artistica di Mariarita Alfino con il sostegno della nostra Amministrazione.
Ieri sera (22 giugno) al Chiostro dei Minori Osservanti, l’ennesimo spettacolo fatto di classe e maestria. Protagonista un trio di giovani e abili concertisti: il friulano Christian Sebastianutto al violino (che già ci aveva incantato nel concerto della scorsa settimana), il torinese Francesco Dillon al violoncello e la pugliese Viviana Lasaracina al pianoforte.

Di pregio, come sempre, il programma offerto. Nella prima parte di serata Dillon e Saracina, in duo, hanno eseguito Tre Canti per violoncello e pianoforte (opera divisa in tre parti con altrettanti movimenti: affettuoso – quasi grave e commosso – appassionato) composti dal parmense Ildebrando Pizzetti intorno agli anni ’20 del secolo scorso e che si ispirano chiaramente al romanticismo di Debussy.

Nella seconda parte di programma invece, ricomposto il trio con l’aggiunta del violinista Sebastianutto, è stato eseguito il Trio in la min. op.50 “Alla memoria di un grande artista” (suddiviso in tre movimenti: pezzo elegiaco – tema con variazioni – variazione finale e coda) di Petr I.Caikovskij, composto tra il 1881 e il 1882 e dedicato all’amico Nicolaj Rubinstein. Un’opera unica nel suo genere, compatta come una sapiente narrazione, in cui la destrezza dei tre giovani musicisti ha regalato un vero e proprio viaggio emozionale: lo splendido incipit da brividi seguito dalla serie di ariose variazioni, e infine, con la stessa intensa melodia iniziale, la lenta, struggente marcia funebre. Dopo l’impegnativa esecuzione il trio ha concesso come bis una delle varianti del secondo movimento di Caikovskij, quella così detta “natalizia”.


Prossimo imperdibile appuntamento, martedì 29 giugno con un quartetto questa volta, composto da Federica Tranzillo al violino, Matteo Mizera alla viola, Martina Biondi al violoncello e Matteo Fossi al pianoforte. Musiche di Chaminade, Saint-Saëns e D’Indy.