
Applausi a scena aperta per le due attrici protagoniste della frizzante e acuta commedia scritta da Margaret Mazzantini
FASANO – Manola – adattamento teatrale di Margaret Mazzantini dal suo omonimo romanzo – celebra la complessa ma affascinante intimità femminile, resa più “pepata” dal fatto che le due protagoniste sono sorelle.
La spumeggiante commedia è andata in scena ieri (22 marzo) al Cinema Teatro Kennedy, nell’ambito della Stagione di Prosa 2022-2023, rassegna organizzata dalla nostra Amministrazione in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Nella devastata stanza dell’hotel di famiglia, vivono e convivono le due sorelle gemelle Novecento, Anemone (Brilli) e Ortensia (Noschese).
La prima è il bianco, la luce, tutta ottimismo, sorrisi e voglia di vivere la vita; la seconda è il nero, il buio, tutta pessimismo, acidità e risentimento.
Dove una cerca di costruire, l’altra non fa che demolire, senza pietà. Non possono essere più diverse le due, anche nell’abbigliamento che le caratterizza: coloratissima e glitterata Anemone, lugubre e vedovile Ortensia.
Ma chi è la Manola del titolo, allora? Si tratta della psicoterapeuta dell’occulto – che non vedremo mai in scena, ma è sempre presente, eccome se lo è – a cui le due sorelle si rivolgono.
Sarà Manola il termometro dei loro battibecchi, dei contrasti insormontabili e di molte altre situazioni che riempiranno lo spazio e la vita delle due esuberanti, a modo loro, gemelle.
La curiosa terapia – un lungo percorso di scavo nella memoria, da quando erano bimbe, passando per la tormentata adolescenza fino alla complicata vita da adulte – finirà per far invertire i ruoli e porterà finalmente alla comprensione e alla rappacificazione tra le sorelle.
Impeccabile la frenetica regia di Leo Muscato che ha diretto al meglio le due protagoniste, Nancy Brilli e Chiara Noschese.
Le straordinarie attrici si sono regalate, anima e corpo, al numeroso pubblico fasanese mostrando il meglio delle loro indubbie capacità attoriali, grazie anche a un testo dinamico, e dai meccanismi perfetti.
Un testo coltissimo – decisamente Mazzantiniano, in tutta nella sua visione intimamente femminile e femminista – affilato e dalle molteplici chiavi di lettura, con rimandi alla filosofia, alla letteratura, alla psicologia e soprattutto alla psicanalisi.
Una commedia terapeutica dunque, perché alla fine, e qui sta il colpo di genio, il pubblico avrà la sensazione di trovarsi proprio lui, steso sul lettino dell’impalpabile Manola.
Fotoservizio di Mario Rosato.
















