Lo scorso 27 febbraio è avvenuta la prima presentazione nell’auditorium del “Salvemini”
FASANO – Il 27 febbraio 2023, nell’Audiorium “Blonda” dell’IISS Salvemini di Fasano si è tenuta la presentazione del libro “La coraggiosa battaglia di Luca. Alla ricerca della libertà del giovane” (Fides Edizioni), scritto dall’autore fasanese Antonio Spada, studente della classe 1^A del corso di Amministrazione, Finanza e Marketing dello stesso istituto.
A fare gli onori di casa il Dirigente scolastico, prof.ssa Maria Convertino alla presenza del Sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, dell’Assessore alla Cultura, Cinzia Caroli, dell’Assessore alla pubblica istruzione, Donatella Martucci, e dell’Editrice Laura De Mola.
A dialogare con l’autore è stato il professor Achille Chillà, a prestare la voce per le letture di alcuni brani del libro sono stati gli stessi compagni di classe dell’autore sullo sfondo di videoclip realizzati da cinque studenti del corso quadriennale di Grafica e Comunicazione (Giusy Ancona, Samuele Antico, Federica Decarolis, Giorgia Gialluisi e Simona Taddeo).
L’evento ha visto la partecipazione in tre turni di tutti gli studenti delle tre sedi del Salvemini (ITET, IPSEOA, IPSIA) diventando una vera e propria “Festa di Istituto” poiché oltre all’autore, visibilmente emozionato per la pubblicazione del suo primo libro, tutta la comunità del Salvemini, il Dirigente Scolastico, i docenti, il personale ATA, gli studenti e le studentesse hanno partecipato empaticamente ed emotivamente al racconto di Antonio che afferma commosso: “Questa nuova avventura mi ha fatto riflettere sull’amore dei miei compagni. Ho fatto esperienza con loro del vero valore dell’amicizia”.
Lo confermano anche le parole dei compagni e, difatti, per Andrea Scarafile “è stato un giorno fantastico, emozioni uniche mai provate prima”; Nicola Signoretta sottolinea, inoltre, che tutti erano molto emozionati, visto e considerato che negli ultimi anni non si sono potuti organizzare eventi a causa della pandemia. Per la compagna Francesca di Bari, protagonista anche di una delle letture selezionate nella
presentazione del libro, si è trattato di un momento importante sia per Antonio, vedendo sul suo volto soddisfazione e spensieratezza, sia per se stessa poiché, grazie alla preparazione di questa presentazione, è riuscita a sfidarsi e a sconfiggere la paura di parlare in pubblico.
La storia narra le vicende di Luca, un bambino con tanti sogni che ama andare a scuola e giocare con i suoi amici. I suoi punti di riferimento sono sua madre Floriana e la sua fidanzata Sara (interpretata magistralmente dalla studentessa Michelle Brescia, contenta di aver aiutato l’autore e di averlo sostenuto in questa avventura piena di emozioni). Luca, crescendo, imparerà a superare gli ostacoli che la vita gli porrà davanti. Nonostante le difficoltà e il grande dolore che cambierà la sua vita, per la perdita dell’amata madre, troverà la forza di rialzarsi e di reagire, raggiungendo i suoi obiettivi proprio come lo stesso autore che, secondo il compagno di classe, Gianvito Sacco, “è stato coraggioso perché non è facile scrivere un libro a 11 anni”.
La coraggiosa battaglia di Luca è un romanzo intimista, immediato e sincero come la penna del suo autore che, attraverso proprie introspezioni, ha portato l’auditorium e, in primis, i suoi coetanei a riflettere su temi importanti: la pandemia, la solitudine durante il lockdown, i bambini e gli adolescenti “interrotti” e la loro nuova e monotona quotidianità, il bullismo, gli atteggiamenti degli adulti spesso miopi e disattenti di fronte alle richieste dei ragazzi, vittime “danneggiate” più degli altri dalla pandemia, scippati dei propri luoghi, dei momenti di condivisione con i compagni, di attimi di una vita “assaporata in presenza” e non dietro uno schermo.
Già nei giorni precedenti la presentazione dell’evento, Antonio, parlando del suo bisogno di scrivere, ha consigliato a tutti i suoi amici di dar voce ai propri pensieri, anche quelli più tormentati, invito accolto volentieri da tanti, come dalla compagna Marianna Perricci che confessa: “Ho iniziato a scrivere anch’io delle pagine di diario per sfogarmi e lo trovo molto utile, talvolta addirittura necessario; sono fiera e felice di aver partecipato alla presentazione del suo primo libro”.
Antonio Spada risponde con pathos alle domande curiose dei suoi compagni di scuola, spronandoli, quasi con parole di un sentire pirandelliano, ad abbandonare il mondo effimero delle apparenze, le maschere e i filtri, l’idea della ricerca di un’immagine perfetta. Alla fine dell’evento, mette in evidenza nuovamente l’esigenza di scrivere e sottolinea il valore terapeutico della scrittura, il potere catartico delle parole che esplodono prepotentemente sulla carta quando “l’inchiostro scorre al posto del sangue” per citare le parole di China town, celeberrima canzone di Caparezza, che ha chiuso l’evento elogiando la benefica “dipendenza dalla scrittura” e celebrando un’apologia della sostanza chimica con cui nella storia si è data sostanza alle proprie idee: l’inchiostro.