
Le figlie della donna non avevano più notizie della madre da tre settimane
FASANO – Le figlie della 52enne rumena trovata ieri sera (10 maggio) morta in casa a Fasano, in una abitazione di via Tessera (una traversa di via Garibaldi), avevano sperato fino alla fine che alla loro congiunta non fosse accaduto nulla di grave. Purtroppo non è stato così. I loro sospetti si sono concretizzati ieri sera quando sono riuscite ad entrare in casa della donna, ritrovandola riversa in bagno priva di vita.
Una dramma della solitudine, quello di una donna che viveva sola e lontana migliaia e migliaia di chilometri dai suoi affetti. L’ultima volta che le figlie avevano sentito al telefono la loro madre era stato tre settimane fa. Da allora la donna non aveva più risposto al telefono. Col passare dei giorni la preoccupazione e l’apprensione dei congiunti è aumentata sempre di più. Alla fine le figlie della donna hanno deciso di mettersi in viaggio e raggiungere Fasano per capire quello che stava accadendo alla propria madre.
Quando nel tardo pomeriggio di ieri sono giunte dinanzi alla abitazione che la donna occupava in fitto hanno bussato più volte. Ma nessuno ha aperto. I sospetti che alla donna fosse accaduto qualcosa di grave si sono concretizzati sempre più.
Le figlie della donna sono riuscite a rintracciare il proprietario della abitazione, che si è portato subito sul posto ed ha aperto la porta della casa, che risultava chiusa dall’interno. Una volta dentro la macabra scoperta. Il corpo della donna, ormai in avanzato stato di decomposizione, era riverso in bagno.
Immediata la chiamata ai Carabinieri che sono giunti sul posto insieme ai sanitari del 118. Nella casa non sono stati trovati elementi di rilievo. Un leggero disordine a testimonianza del disagio anche sociale che la donna probabilmente stava vivendo. Una donna che viveva di lavoretti saltuari in città. Che non aveva amici, né conoscenti. Nemmeno i vicini di casa si sono accorti di nulla.
Sulle cause naturali della morte non dovrebbero esserci dubbi. I sanitari del 118 non hanno infatti trovato segni o elementi particolari che farebbero pensare ad altre cause. La donna, tra l’altro, pare soffrisse di una malformazione cardiaca.
Dopo i rilievi di rito, la salma della sfortunata rumena è stata trasferita presso l’obitorio del cimitero di Ostuni a disposizione della autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore di turno, Pierpaolo Montinaro, ha dato incarico ad una medico legale di eseguire una ispezione cadaverica, che sarà probabilmente effettuata già nella giornata di oggi (11 maggio) o al massimo di lunedì, per stabilire le cause della morte. Dopo di che la salma sarà restituita alla famiglia per i funerali.