
La situazione diventa sempre più preoccupante
FASANO – Ad appena due giorni dalla eradicazione dei due alberi infetti da Xylella fastidiosa – il batterio che ha decimato interi uliveti nel Salento – ritrovati una decina di giorni fa nel Fasanese, altre quattro piante sono risultate infette e ricadono sempre in agro di Fasano.
Continuano ad arrivare i risultati del monitoraggio avviato il 5 agosto scorso da Arif (l’Agenzia regionale per gli interventi irrigui e forestali). Monitoraggi che hanno portato alla individuazione di altri quattro ulivi infetti sul territorio di Fasano e precisamente a ridosso della strada statale 379 lato monti, nei pressi della uscita per la zona industriale Fasano sud e della uscita Torre Canne sud. I primi due ricadono un terreno di proprietà di un fasanese. Gli altri due, quelli in agro di Torre Canne, ricadono in un’area di proprietà del Demanio, in un area di pertinenza dell’Anas, e sono distanti poche centinaia di metri a linea d’aria dall’altro olivo infetto ritrovato nel Fasanese a dicembre scorso in contrada Tuppina.
Questi ulteriori 4 ritrovamenti destano ulteriore preoccupazione. Ed il ritrovamento in aree molto vicine ad una strada di transito, quale è appunto la statale 379, non esclude che l’insetto vettore della Xylella, cioè la sputacchina, sia arrivato a Fasano attraverso i mezzi che percorrono quotidianamente il la superstrada che collega Bari a Lecce.