Una causa che GoFasano ha sposato sin da subito: adesso è quasi realtà
FASANO – Lo scorso 12 febbraio, mamma Elena annunciava il progetto a cui l’associazione sportiva dilettantistica “Giovanni Custodero – Il guerriero sorridente” stava lavorando: acquistare quattro giostrine da installare all’interno della villetta a sud di Pezze di Greco per realizzare un parco giochi inclusivo. Nonostante le innumerevoli difficoltà dettate soprattutto dalla pandemia, nei giorni scorsi il progetto è stato portato a termine ed ora è il fiore all’occhiello della popolosa frazione fasanese.
«Come abbiamo più volte sottolineato – afferma Maria Veloci, segretaria dell’associazione nata per ricordare il cugino Giovanni Custodero, deceduto prematuramente per un male incurabile –, la nostra associazione, pur essendo di matrice sportiva, si occupa fin dall’inizio di sociale a 360°. In questo anno di attività sono stati realizzati diversi progetti ed eventi che avevano come obiettivo principale il non lasciare solo nessuno. Aiutare chi ne ha bisogno è la nostra missione con parole e soprattutto con gesti. Oggi per noi è un giorno molto importante perché realizziamo un altro nostro desiderio: un piccolo omaggio che dedichiamo alla comunità di Pezze di Greco e dintorni».
Dopo varie ricerche, l’associazione “Giovanni Custodero – Il guerriero sorridente” ha contattato un’azienda di Putignano, la “Vuemme Consulting”, per installare in questa villetta dei giochi per bambini e per mettere in sicurezza i giochi esistenti. «L’idea – riprende Maria Veloci – nasce non solo dalla volontà rivedere di animato questo bellissimo spazio verde, uno dei pochi nei dintorni, se non l’unico, ma perché vogliamo che le attrazioni ludiche e i colori scelti possano riaccendere nel cuore di bambini la speranza e il divertimento, elementi che sono venuti a mancare in questo ultimo anno a causa della pandemia. I bambini sono stati privati della loro libertà del gioco, del movimento».
E prosegue: «Questo è un contributo da parte della nostra associazione per far sì che, una volta finito questo incubo, i piccoli possano ritornare a giocare negli spazi verdi e soprattutto possano ricordare cosa vuol dire essere bambini. Tra l’altro, la nostra missione è quella di non lasciare nessuno solo ed è per questo motivo che abbiamo voluto inserire giochi inclusivi accessibili a tutti i bambini, anche a coloro con disabilità o limitate capacità motorie: giocare e divertirsi come solo loro sanno fare».
Elena Maggi, mamma di Giovanni, ha colto ieri l’occasione per fare alcuni ringraziamenti: «La nostra associazione ringrazia la associata Vita Lacirignola per aver realizzato a mano degli asciugamani con l’elmo di Giovanni, il cui ricavato è servito interamente per sostenere il costo dei giochi. Ringrazio gli associati di Firenze, Teramo, Rieti e Roma per averci supportato da lontano e un grazie a chiunque della nostra comunità abbia apprezzato, condiviso e sostenuto la nostra iniziativa, la cui finalità è dare colore alla villetta affinché tutti i bimbi possano tornare ad essere liberi e gioiosi in uno spazio verde e sicuro. Un ringraziamento in particolare va a mio genero Pasquale Bianconi e al nostro associato Stefano Olive per aver donato ogni giorno il suo tempo e i suoi attrezzi per condividere i nostri stessi valori e obiettivi. Come tutti gli altri associati che si alternano nella pulizia della villetta, come Mariangela Donnaloia. Maria D’Amico, Giuseppe Zizzi, Gianni Iacovazzi e Madia».
In effetti, è incredibile la grande differenza tra lo scorso anno (quando GoFasano denunciò per prima il pessimo stato in cui versava la villetta di Pezze di Greco) ed oggi, con il grande impegno (gratuito e senza finalità di lucro) da parte dell’associazione “Giovanni Custodero – Il guerriero sorridente”. «Grazie a questa collaborazione – conclude mamma Elena – è stato possibile realizzare quello che vedete oggi. Infine, un grazie va al Comune di Fasano per averci permesso di adempiere in tempi brevi a tutte le burocrazie, sostenendo questa iniziativa».
Elena Maggi, tra i suoi ringraziamenti, citava anche Stefano Olive, presidente tra l’altro della Polisport Fasano. «Sono un cittadino di Pezze di Greco – afferma Olive – e, dal giorno in cui lessi l’articolo di GoFasano che metteva in risalto il degrado in cui versava quella villetta, mi posi un obiettivo, cioè interessarmi personalmente a questa causa. Creai subito un gruppo Facebook per sensibilizzare i miei compaesani, ma soprattutto instaurando un rapporto con Elena e Mariana (sorella di Giovanni Custodero, tra le vere anime di questa associazione). Capii che insieme si poteva pensare a qualcosa di bello. Grazie a loro e a chi li ha aiutati: il monumento dell’elmo del guerriero, la panchina, la raccolta differenziata, la sistemazione e la pulizia del parco, i colori. Questo è quello che si è fatto nell’attesa di un’assegnazione definitiva da parte del Comune di Fasano. Un posto così non doveva andare perso ed io ho messo il mio impegno, nelle vesti di cittadino, nelle vesti di associato e nelle vesti di presidente della Polisport, perché noi vogliamo che quella villetta vivi di attività sportive e ludiche. Purtroppo il periodo non è dei migliori, e ancora non vediamo l’uscita, ma noi siamo dei sognatori e dobbiamo lavorare per il futuro nostro e dei nostri figli».