
Molte attività lamentano un centro storico per nulla attrattivo
FASANO – Calo generico nei guadagni e dito puntato contro la scelta di chiudere al traffico il centro storico anche nei giorni dedicati ai saldi. Emerge questo da una inchiesta di GoFasano tra alcuni commercianti locali, a pochi giorni dall’avvio della sessione invernale di scontistica.
«Ci va bene la chiusura alle auto del centro storico durante l’anno – affermano quasi unanimamente alcuni commercianti –, ma almeno per il primo giorno di saldi, viste le pessime condizioni meteo, l’Amministrazione comunale poteva permettere il transito di auto nel centro».
Alcuni commercianti fasanesi mettono anche in risalto il terrore che sta suscitando il transito del mezzo di polizia locale che rileva le infrazioni al volo, senza la constatazione sul posto con la presenza dell’agente. «La gente ha paura – affermano alcuni operatori commerciali – anche nel fermarsi al volo per un paio di minuti. E poi giri per alcune viuzze del centro e noti auto parcheggiate davanti a passi carrabili o in prossimità di incroci, con infrazioni non rilevate dai vigili urbani. Insomma, due pesi e due misure».
Il fasanese, secondo tutti i commercianti intervistati dalla nostra testata giornalistica, preferisce a questo punto recarsi in altre città a fare acquisti. Non è un segreto notare, infatti, la presenza di nostri concittadini tra le vie di Monopoli, Locorotondo e Bari con buste piene di abbigliamento. «Ovvio – affermano gli operatori commerciali –, nelle città limitrofe ci sono anche attrazioni e strade abbellite per le feste. Da noi, in piazza, una fredda seppur bella stella di Natale e le auto dei nostri politici a fare da sfondo davanti al Palazzo municipale, quando per esempio si poteva pensare ad una presenza fissa, in queste festività, di alcune bancarelle stile mercatino natalizio».
Insomma, bilancio negativo per questi primi giorni di saldi invernali, con calo stimato intorno al 20%. E poi i soliti problemi non ancora risolti: piazza e centro storico poco attraenti, uffici comunali e banche a farla da padrona, mancanza di parcheggi e troppa rigidità sul rispetto delle regole stradali, ma solo – però! – in determinate circostanze.