
L’assessore regionale alla Sanità ha visitato l’hub vaccinale di Conforama
FASANO – L’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, ha visitato questa mattina l’hub vaccinale allestito al primo piano del centro commerciale Conforama di Fasano, inaugurato pochi giorni fa. Era accompagnato da Giuseppe Pasqualone, direttore generale dell’Asl Brindisi, e da Stefano Termite, direttore del Sisp. Presente anche il sindaco Francesco Zaccaria, che ha fatto gli onori di casa. Ha visitato la struttura durante la somministrazione quotidiana di vaccini che si sta facendo da circa una settimana: oggi sono previste 220 dosi.
«Siamo impressionati, questa è una bellissima struttura – ha detto l’assessore Lopalco –, una mega struttura direi, un fiore all’occhiello per la nostra regione. Sono hub vaccinali che stiamo allestendo in tutta la Puglia e sono convinto che abbiamo battuti tutti sul tempo: siamo davvero orgogliosi. Per questo motivo ringrazio la proprietà del centro commerciale Conforama per aver messo a disposizione gratuitamente questi spazi (circa quattromila metri quadri, ndr), il sindaco per l’organizzazione, il direttore generale Asl per la grande attività svolta e tutti i ragazzi che stanno lavorando per velocizzare il piano delle somministrazione vaccini. Una struttura che potrebbe arrivare a somministrare più di tremila dosi in un giorno: con strutture di questo tipo noi riusciremo ad effettuare decine di migliaia di vaccinazioni al giorno. Quando arriveranno le dosi, noi saremo pronti con queste capacità di distribuzione. Sono molto fiducioso perché vedo l’entusiasmo con il quale lavorano medici, infermieri e volontari. Ce la facciamo, sono ottimista».
E ha ancora affermato: «In questo momento, riusciamo a somministrare il 90% delle dosi a nostra disposizione, più di questo non possiamo fare. Fino alla fine del mese di marzo – prosegue l’assessore regionale alla Sanità – abbiamo un programma definito perché sappiamo quanti vaccini arriveranno. Ovviamente, una scorta dobbiamo sempre tenerla per le seconde dosi. Ad aprile non sappiamo ancora quante ne arriveranno, speriamo che il quantitativo aumenti anche rispetto a quelle che sono le previsioni perché nel frattempo sarà autorizzato anche il vaccino dell’azienda Johnson & Johnson, e saremo a quattro. Riempiremo i nostri frigoriferi e da quel momento potremo dare “fuoco alle polveri”, facendo partire a pieno regime strutture come queste».
Nel frattempo, la Regione Puglia ha emanato ieri una ordinanza con la quale pone misure più stringenti per le province di Bari e Taranto, ma anche per altre province, come il divieto di asporto di bevande oltre le ore 18 nei weekend e il divieto di stazionamento fuori dai locali. «Questa ordinanza – riprende Lopalco – è necessaria perché ci troviamo di fronte ad un aumento molto veloce dei casi. Abbiamo applicato alcune regole più stringenti per Taranto e Bari perché sono stati superati i 250 casi ogni 100.000 abitanti. Nell’ordinanza sono incluse anche delle importanti norme anti-assembramento: noi dobbiamo uscire di casa, in questo momento, solo per quello che è strettamente necessario. Non dobbiamo stazionare, non dobbiamo fare capannello fuori dai locali. Non possiamo uscire di casa solo per il piacere di incontrare un amico». E sul ritardo della zona arancione per la Puglia afferma: «I dati che noi abbiamo sono più aggiornati rispetto a quelli che vengono utilizzati dalla cabina di regia per la definizione dei colori, che è sempre tardiva. Ecco perché noi siamo ancora regione “gialla”, ma fin dalla scorsa settimana abbiamo visto un velocissimo incremento dei casi. Per questo motivo, abbiamo chiesto al ministro Roberto Speranza una stretta».
Gli ultimi dati vedono un abbassamento dell’età media dei contagiati. «Sì, è vero e, purtroppo, vediamo negli ospedali persone più giovani. Questo potrebbe essere un effetto del fatto che innanzitutto i grandi anziani li abbiamo vaccinati e poi perché gli stessi hanno imparato a proteggersi di più, mentre i giovani hanno abbassato la guardia. Il 50% della velocità di trasmissione dei casi è legata alla variante inglese, predominante nel nostro territorio, e questo ha il suo peso. Ma vi assicuro che il peso maggiore ce li hanno i comportamenti che assumiamo tra di noi: sicuramente siamo stanchi, ma dobbiamo stringere ancora i denti».
L’assessore Lopalco ha affermato nelle ultime ore che è auspicabile un miglioramento della situazione in coincidenza con la fine del mese di aprile. «Ricordiamoci che lo scorso anno, in estate, questo virus è quasi scomparso. Oggi, oltre all’estate, abbiamo il vaccino, ci sono due fattori che ci fanno ben sperare e mi auguro che dopo l’estate possiamo lasciarci alle spalle questa pandemia».
Sulla situazione contagi in provincia di Brindisi, denunciata preoccupante da Lello Di Bari (direttore del Pronto Soccorso di Ostuni, chirurgo al Pta di Fasano e responsabile del centro post-Covid di Ceglie Messapica), il direttore generale dell’Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, afferma che «l’emergenza sanitaria funziona così, non c’è un momento di tranquillità. Nel momento di picco, il sistema va in tensione, dobbiamo essere capaci di gestire al meglio l’organizzazione. Significa non solo avere più posti letto, ma gestirli al meglio. Questo è un lavoro che l’assessore Lopalco fa quotidianamente, con tutte le direzioni sanitarie dell’Asl, e sono convinto che così supereremo questa terza ondata. La situazione in provincia di Brindisi è in peggioramento, questo lo vediamo dai numeri. Qui siamo ancora relativamente tranquilli, tanto da poter essere capaci di dare una mano importante alle aziende limitrofe di Bari e Taranto: un motivo di orgoglio e segnale di grande collaborazione tra le Asl».
Il sindaco Francesco Zaccaria, invece, sul grido di allarme del dott. Di Bari non ha voluto rilasciare dichiarazioni, affermando però che nelle prossime ore lo farà attraverso un comunicato stampa.