
La motivazione risiederebbe nella decisione dell’Amministrazione, secondo alcuni esercenti, di non rimborsare le attività prima di giugno
FASANO – C’è preoccupazione in città per la decisione di alcuni negozianti di non ritirare più i buoni spesa messi a disposizione dall’Amministrazione comunale per far fronte alle difficoltà economiche dei cittadini più disagiati, in seguito all’emergenza Covid-19.
In seguito ad alcune segnalazioni giunte in redazione, abbiamo così deciso di fare una mini inchiesta e capire i motivi per i quali alcuni commercianti hanno assunto questa discutibile decisione.
Partiamo dal fatto che, su un campione di dieci negozianti, almeno tre hanno deciso di non ritirare i buoni spesa dopo le scorse festività pasquali. Alcuni di questi hanno voluto raccontarci il perché.
«Abbiamo saputo – afferma il titolare di un supermercato del centro – che il Comune di Fasano provvederà al rimborso dei buoni spesa, per noi negozianti, tra un mese e mezzo. Cioè, ora dobbiamo ritirare i buoni con cui la cittadinanza viene a fare la spesa, pagare la merce in contanti ai nostri fornitori (in pochi ormai fanno credito), e attendere gli inizi di giugno per il rimborso da parte dell’Amministrazione comunale».
L’imprenditore intervistato ci spiega come, nello scorso fine settimana pasquale ha ritirato un centinaio di buoni spesa, per un valore di circa 1500/2000 euro, anticipando di tasca sua il pagamento della merce acquistata ai fornitori. «Tramite il mio consulente – afferma – abbiamo saputo poi che il Comune di Fasano accetterà la nostra fattura dal primo maggio prossimo, con pagamento dopo trenta giorni. E questo per me è un impegno economico particolarmente pesante e ho preso questa decisione. Con me anche altri due negozianti della zona, un macellaio e un fruttivendolo».
Poi c’è chi non è a conoscenza di questo metodo di pagamento che potrebbe mettere in atto l’Amministrazione comunale (poiché la stessa, se così fosse, non ha tenuto ad avvisare i negozianti). «Se così dovesse essere – ci spiega il gestore di un negozio di igiene intima e prodotti per la casa – provvederemo a non ritirare più i buoni spesa. Lunedì prossimo chiamerò gli uffici comunali per capire quanto di vero c’è in questa notizia, anche perché finora ho anticipato circa quattromila euro di merce acquistata con i buoni spesa».
La maggior parte dei negozianti, tuttavia, sta ritirando regolarmente i buoni. Siamo ora a disposizione dell’Amministrazione comunale se volesse precisare quanto temono alcuni negozianti fasanesi.
Prima di accettare una convenzione bisogna leggerla, capirla e sottoscriverla