L’aumento di richiesta dei tamponi sta causando diversi disagi alle postazioni
FASANO – Un’attesa al drive-in lunga molte ore per sottoporsi al tampone, alla presenza di un unico operatore. È la sorte capitata a decine di fasanesi ieri (15 febbraio), recatisi alla struttura installata sulla complanare della strada statale 16. «Sono stata sottoposta al tampone – afferma una donna – dopo aver atteso in fila cinque ore. Avevo appuntamento alle 9.30 e sono riuscita a farlo oltre mezzogiorno. All’interno del gabbiotto – spiega esausta – c’era solo un operatore».
La donna era arrabbiata soprattutto per la mancanza di organizzazione. «Capisco la situazione di emergenza che stiamo vivendo da mesi – afferma –, ma noi non stiamo senza far nulla. Ho chiesto un permesso al mio datore di lavoro – spiega – perché pensavo di svolgere il tutto in massimo un’ora, anche se qualcuno mi aveva assicurato anche in molto meno tempo. È andata via tutta la mattinata e come me anche tantissima altra gente qui in fila».
In coda anche un imprenditore del posto. «Ho lasciato l’azienda nelle mani di un mio fidato dipendente – afferma abbastanza scocciato –, perché mi avevano detto che in un quarto d’ora mi sarei sbrigato. Sono arrivato qui a mezzogiorno e sto andando via ora che sono le cinque del pomeriggio, nonostante a dar man forte ad un unico operatore n’è giunto un altro più tardi. Nulla contro chi svolge questo lavoro, capiamo che si tratta di operatori mandati in trincea, ma speravo in una maggiore organizzazione da parte dell’Asl e della Regione Puglia».
Insomma, ore in coda ai drive-in, giorni per avere il risultato, centralini telefonici in tilt, informazioni non sempre chiare, modalità e regole che cambiano con disorientante frequenza.