La 63esima edizione della gara nostrana incorona per la decima volta il pilota toscano
FASANO – Re Simone Faggioli mette giù il pedale dell’acceleratore della sua Norma Bardahl M20 FC gommata Pirelli e scava il solco dagli avversari aggiudicandosi la 63esima edizione della Coppa Selva di Fasano. Il primo round del campionato italiano velocità della montagna va al campione in carica Faggioli che si conferma insaziabile nelle competizioni in salita contro il cronometro. Sotto il traguardo il pilota toscano ha fermato il crono sul tempo di 2:07,61, impegnando i tornanti della crono fasanese con una media di 155,20 Km/h. Un tempo fatto registrare nella prima manche, ma nella seconda è emerso solo qualche centesimo in più (2:07.97 alla media di 154,70), complice una bandiera gialla nella seconda parte del tracciato. Per il trofeo il tempo aggregato è di 4:15.58 alla media di 154,90 Km/h.
Il podio viene completato dalla Diego Degasperi, secondo, al volante di un Osella Fa 30 Zytek che ha chiuso con il suo miglior tempo, nella prima manche, di 2:12.18 alla media di 149,80 km/h, mentre nella successiva salita ha fatto registrare 2:15.88 per un tempo aggregato di 4:28.06 alla media complessiva di 147,70 km/h. Conti alla mano il ritardo sul vincitore è di 12,48 secondi. Sul terzo gradino del podio è andato Franco Caruso al volante di una Norma M20 Fc con il rilievo di 2:14.60 alla media di 147,10 km/h fatto registrare nella seconda salita, mentre nella precedente il cronometro si è fermato sul 2:15.03 per un tempo aggregato di 4:29.63 alla media complessiva di 146,90 km/h. Vittoria completa per il Team Faggioli che ha monopolizzato il podio infilando un tris di piloti che si commenta da solo.
Le indicazioni della vigilia, con le ricognizioni del sabato, hanno trovato conferma a pieno nella gara, partendo da un rilievo cronometrico di 2:11.26 alla media di 150,80 Km/h, dati oggettivi che hanno lanciato indicazioni di peso per le previsioni della domenica, anche se le novità non sono state poche.
“Oggi era difficile – afferma il vincitore Faggioli della Best Lap – perché era difficile di testa alla luce dei tanti incidenti. Il meteo è cambiato e questo ha condizionato la scelta dei pneumatici. Basti pensare che da ieri ad oggi c’era una differenza di temperatura esterna di 15 gradi, mentre sull’asfalto c’erano 20 gradi di differenza. Dati che hanno trasformato il tutto in maniera radicale dal sabato alla domenica. Devo dire che noi siamo stati bravi ad andare incontro alle novità con la scelta dei pneumatici. La Pirelli è risultata una grande gomma che con il freddo è risultata ottima. Un plauso ai ragazzi che hanno lavorato sodo per ottenere questo risultato. La novità regolamentari hanno avuto il loro peso sulla gara, ma allo stesso tempo la Coppa Selva di Fasano si conferma una gara tecnica bella ed insidiosa ed oggi abbiamo ottenuto il massimo”.
Per il campione toscano arriva la vittoria in doppia cifra sui tornanti della Fasano-Selva, dove si conferma il beniamino dei tifosi di casa. Una lunga striscia di affermazioni sul tracciato pugliese che lo ha visto trionfare la prima volta nel 2001, allora al volante di una Osella Bmw con una media oraria di 134 km/h. Dati oggettivi che possono dare l’idea dell’evoluzione dei mezzi in oltre vent’anni di cronoscalate nostrani.
Grande spettacolo per il ritorno nell’italiano della Coppa Selva di Fasano, la kermesse che vede in prima linea la scuderia Egnathia corse del presidente Laura De Mola, capace di portare al via circa 200 partecipanti per una giornata di gara che ha visto al via la prima autovettura alle ore 9:35, mentre l’ultima ad impegnare il tracciato di 5,6 chilometri che sale a Selva di Fasano, con la presenza di 3 chicane, ha preso il via alle ore 19:27. Circa 10 ore di spettacolo mozzafiato per una competizione che si conferma tra le più longeve del panorama automobilistico italiano in salita, aperto dalla presenza dell’ospite d’onore Giancarlo Fisichella, l’ex pilota di Formula 1, che ha ufficialmente dato il via alla Coppa Selva di Fasano ritornata a pieno titolo nel Civm.
(fotogalleria Mario Rosato)