Le scuole superiori fasanesi non mettono in quarantena l’istruzione
FASANO – Persiste la quarantena per prevenire il contagio da Coronavirus. Come previsto dal decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono tanti i lavoratori a casa ma anche gli studenti che continuano comunque a seguire le lezioni. Proseguendo quanto analizzato qualche giorno fa tramite la nostra testata giornalistica, le scuole fasanesi, in particolare quelle superiori, si sono mobilitate per attivare un servizio di didattica a distanza con corsi in streaming utilizzando il sistema G-Suite e garantire il proseguimento dei programmi per tutte le discipline.
«Le lezioni in streaming sono iniziate lunedì 9 marzo – ha affermato Sara, studentessa del liceo “L. Da Vinci” – Le videoconferenze non vengono svolte durante tutte le ore, il docente sceglie di fare la propria rispettando l’orario scolastico, a turni. Noi studenti stiamo partecipando attivamente al lavoro ma, personalmente, penso che il metodo che stiamo attuando momentaneamente non sia molto efficace, in quanto la presenza fisica del professore, a parer mio è importante. Ciò nonostante credo che a livello di organizzazione personale sia più comodo per poter gestire i compiti secondo le nostre esigenze».
Anche Giuseppe, frequentante l’Itet “Salvemini” preferisce le lezioni tradizionali, così come Luana dell’Istituto professionale per i Servizi Socio-Sanitari: «Personalmente preferisco le lezioni tradizionali, interagire con i professori a livello fisico è davvero un’altra storia rispetto a quando s’interagisce attraverso un telefono, che ad oggi è la rovina delle generazioni; ma ad ogni modo ci adattiamo!».
Nicola, rappresentante dell’Istituto Alberghiero ha confessato: «Preferisco senza dubbio le lezioni tradizionali in classe, soprattutto per la miglior comprensione che un ragazzo ha nella propria aula a contatto diretto con il docente, cosa che nelle video lezioni spesso non accade magari per la connessione o nel non saper usare benissimo il programma utilizzato. Parlo a nome di tutti dicendo che c’è sicuramente la voglia di tornare alla normalità, nella nostra scuola, sui nostri banchi, alle nostre lezioni, anche e soprattutto da parte di quei ragazzi che non amano molto la scuola ma ne sentono tantissimo la mancanza».
Nicola frequenta il quinto e quest’anno dovrà affrontare gli esami di maturità: «La situazione a dir la verità è molto critica, gli argomenti sono tanti e complicati e senza la spiegazione diretta dei professori non sono molto comprensibili. I docenti aggiungono lavori su lavori, appunto, per poter terminare il programma entro fine aprile e poi dedicarci alle ripetizioni. Nonostante ciò, ce la stiamo mettendo tutta per consegnare i compiti che ci stanno assegnando e ad essere sincero non abbiamo idea di come possa concludersi la situazione “maturità 2020”: alcuni docenti ci dicono che potremmo fare gli esami a settembre, altri durante l’estate. Ci sono momenti in cui ci sentiamo spaesati e non ci capiamo più nulla, ma una cosa è certa, ce la faremo e daremo dimostrazione che anche da casa ci siamo impegnati».
Potere è volere e la scuola ai tempi del Coronavirus non è per niente facile ma i ragazzi, nel loro piccolo, tra impegno e una buona dose di volontà riusciranno a superare anche gli ostacoli più difficili e a completare l’anno scolastico in maniera più serena.