
A poche settimane dalla scomparsa il commosso ricordo di Gino Bianco e Lello Di Bari
FASANO – “Un dirigente comunale di ottimo livello, un appassionato della propria terra, una persona trasparente, sincera e sempre pronta a combattere per i propri ideali. Ed ancora di più, un compagno socialista di altri tempi, di quando la politica contava nel vero senso della parola. Pierino Livrano, un pezzo della storia del socialismo della nostra città”.
È con queste parole che si apre il commosso ricordo del giornalista fasanese Gino Bianco nei confronti del compianto Pierino Livrano, scomparso lo scorso 11 gennaio.
“Dirigente del Comune – continua Bianco –, è stato un lungimirante nello sviluppo del turismo in questo territorio, sino a organizzare la prima edizione dell’ Egnazia Festival. Ricordo quando, da ragazzino, frequentavo l’ambiente socialista con mio padre Raffaele che guardava ai giovani con particolare attenzione e ricordo anche quando, studente delle scuole medie, mio padre mi affidò a lui per aiutarmi a studiare la matematica. Una bella esperienza che ricordo con piacere.
Pierino, un compagno stimato dalla vecchia classe dirigente come Ciccio Di Bari, altro pilastro storico del Psi, Pierino Dell’Anno, Leonardo De Leonardis, Stefano Palmisano, Enzino Gallo, Carmelo Cedro, Nicola Cannarile, Donato Dicarolo (ogni domenica in Piazza Ciaia a distribuire l’Avanti), Donato Sabatelli, Sandro Liuzzi, Mimì Mileto, Ciccio Vergine e tanti, ma tanti, altri che hanno poi passato il testimone alle nuove generazioni di allora, rappresentate da Nicola Colonna, Donato De Carolis (che da sindaco volle Pierino come consigliere personale), Lello Di Bari, Vito Vinci, Alberico Ignobile, Gianni Lisi.
Scherzoso, ma al momento giusto severo, con grande senso di responsabilità su argomenti delicati. Pierino Livrano è stato un compagno socialista di razza, di quelli sempre pronti a lottare per la giusta causa. Come quando fu invitato a presentarsi come candidato al Parlamento“.
“Un’esperienza che vide – ricorda Lello Di Bari – due candidati di questa città: io e Pierino. Un’elezione rimasta nella storia del Partito Socialista per il grande risultato che premiò la correttezza di entrambi anche se nessuno di noi riuscì ad occupare un seggio alla Camera. Come non posso non ricordare la sua passione per la “Fasano Selva” della quale in molte edizioni è stato un ottimo protagonista.”
“Insomma – prosegue Bianco –, una di quelle figure che oggi, dopo il fallimento della prima, seconda e terza repubblica e della politica in genere, avrebbe potuto avere un grande ruolo all’insegna sempre della sobrietà, del non apparire, del lavorare dietro le quinte, come un perfetto esecutore di quello che gli veniva chiesto dal vertice amministrativo o dal proprio partito. Pierino sii orgoglioso di te e del messaggio che hai saputo trasmettere e che rappresenta un insegnamento assai utile.
P.s. Salutaci i compagni che rincontrerai, ringraziandoli da parte di chi ha sempre più nostalgia di quei tempi in cui la politica era un impegno di cui tu e tanti compagni di allora siete stati veri protagonisti, contribuendo alla crescita della nostra città.”