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Una gioia incontenibile per la Junior Fasano ma lacrime agrodolci per due pilastri della squadra LE VIDEOINTERVISTE
FASANO – Solo se sei di Fasano puoi capire cosa significa la pallamano per la Città della Selva. Solo se sei di Fasano puoi capire perchè un nuovo palazzetto dello sport di colpo diventa troppo piccolo per contenere l’entusiasmo di una città che si riconosce sempre più nella disciplina della pallamano e non può farsi scappare l’opportunità di vincere un altro scudetto, il quinto della storia gloriosa della Junior Fasano. Infatti sono cinque gli scudetti per un sodalizio nato nel lontano 1980, radicandosi a perfezione nel tessuto sportivo della città. Nel giorno dell’ennesimo titolo italiano, il primo bis, dopo il successo della passata stagione centrato nella palestra “Zizzi” ecco che arriva quello che ogni sportivo non vorrebbe mai accadesse: l’addio all’attività sportiva agonistica. Il capitano Messina, il capitano di tante battaglie sportive, colui che stupì tutti nello storico tricolore conquistato sul neutro di Martina Franca giocando con una milza rotta, dopo un incidente di gioco, ma anche in quella circostanza non mollò la maglia e la sua inseparabile sciarpa. Ieri (lunedì 3 giugno) il saluto a quella che è stata una seconda famiglia: le lacrime, il discorso d’addio e poi l’abbraccio del popolo biancazzurro.
Mentre sugli spalti ed in campo tutti vestono la maglia numero 14 celebrativa del capitano, la stagione 2023/24 sarà ricordata anche per l’addio del terzino Filippo Angiolini, nativo di Poggibonsi, ma praticamente nato pallamanisticamente a Fasano, dove ha militato per ben 8 stagioni, arrivato in città a soli 16 anni. Un pilastro biancazzurro che viene meno, ma lo stesso Angiolini nel giorno del saluto alla città ha voluto mantenere la promessa fatta al capitano: lo scudetto sul petto nella sua ultima gara. Non è tutto perchè il terzino sinistro ha saluto il pubblico biancazzurro con il titolo di MVP della finale, un ultimo regalo che ha il sapore di scudetto.
La vittoria sul Bressanone in Gara 3 (28-25) rappresenta un’altra pagina di sport locale, di pallamano che va in archivio con le sue emozioni e le sue storie che verranno ricordate con piacere dai 2200 tifosi presenti sugli spalti del nuovo palazzetto dello sport di Vigna Marina.