L’intervento del. Consigliere comunale, esponente della Lega
FASANO – Nel piano triennale delle opere pubbliche per il 2019-2021, approvato in Consiglio Comunale il 28 marzo scorso, è stato inserito il progetto per il rifacimento di via Attoma.
«Personalmente – dichiara il consigliere Scianaro – mi sono impegnato a lungo per portare a definizione il complesso intreccio di attribuzione del sedime di quella strada, suddiviso in modo illogico tra provincia e comune.
Ora che il problema è superato, finalmente l’amministrazione comunale inserisce il progetto tra le opere pubbliche in programmazione.
Ma guardando il progetto apparso recentemente sugli organi di stampa, non si può che rimanere basiti dall’assenza di previsione di uno straccio di pista ciclabile.
Mi chiedo dove è finito il tanto millantato cambiamento e l’attenzione della nuova amministrazione per i giovani e per la fruibilità pedonale ed ecosostenibile della città.
Si sono esauriti con il montaggio di qualche paletto, che ha ridotto la possibilità di sosta senza offrire alcuna alternativa creando grande disagio soprattutto ai residenti delle zone centrali?
Sono stati rifatti i manti stradali di via Fratelli Rosselli e via Giardinelli e le tanto decantate piste ciclabili sono scomparse!»
Circostanza lamentata dallo stesso consigliere Vito Bianchi dopo essere andato via sbattendo la porta. «Dimenticando – continua il consigliere – che, mentre quelle strade venivano rifatte, l’assessore ai lavori pubblici era l’arch. Anna Rita Angelini, espressione del suo stesso movimento politico.
Nei mesi scorsi sono stati sbandierati finanziamenti di piste ciclabili extra urbane… e quelle urbane? A Fasano si potrà andare in bicicletta in stazione o al mare, ma non si potrà andare in bicicletta per gli spostamenti urbani? Mah.
Se non si prevede una pista ciclabile in prossimità di una tale concentrazione di scuole dove si potrà mai pensare di realizzarle? In questo modo si vuole veicolare la cultura di una mobilità ecosostenibile nei nostri ragazzi?
In via Attoma il collegamento con la zona 167, sarebbe stato ampiamente agevole e desiderabile. La zona 167 ben si presta ad essere integrata in un circuito urbano ciclo-pedonale, essendo peraltro già ampiamente frequentata da podisti di tutte le età, che così potrebbero fruirne con maggiore sicurezza.
Invito quindi a rivedere la progettazione mostrata ed a prevedere sin dal primo momento, un percorso ciclo-pedonale che consenta di raggiungere in sicurezza i plessi scolastici prospicienti via Attoma.»
Ne sento parecchio di questo tipo di finaziamendo allafine e tutta una bufal