In uscita il prossimo 20 novembre per Fides Edizioni il libro scritto dal giovane fasanese scomparso lo scorso febbraio
FASANO – Un libro generazionale in cui viene fuori prepotente il disagio e il mal di vivere dei giovani in una società sempre più spersonalizzata.
Uscirà il prossimo 20 novembre, pubblicato da Fides Edizioni, Testamento di una falsa giovinezza, la raccolta postuma di racconti e poesie del giovane fasanese Martin Grassi (all’anagrafe Martino), morto prematuramente lo scorso febbraio a soli 27 anni.
Da sempre appassionato di scrittura, Martin, dopo la maturità scientifica si era laureato in Psicologia presso l’Università degli studi di Bari, specializzandosi in Psicologia clinica.
Uno stile crudo e diretto, sarcastico e talvolta disturbante, quello del giovane Martin, capace di creare con la sua talentuosa penna situazioni surreali dall’effetto straniante, conducendo il lettore nel suo mondo e invitandolo a percorrere assieme a lui un pezzo di strada. Alla ricerca di risposte a domande che non possono lasciare indifferenti.
«Ci hanno lasciati crescere. Si sono come dimenticati di noi. Questi dannati sensi di colpa ci uccidono e sopravviviamo a un prezzo. I supermercati ci hanno sfamato, le banche ci hanno dato una casa, il sole a volte serviva e a volte non ce ne siamo fatti niente. Le vacanze ci hanno dato l’ebbrezza dello sconosciuto come del latte scaldato male. Le regole ce le siamo scritte leggendo numeri. Ma di Amore? Perché non se ne parla davvero? Perché con tutto questo divenire non ci siamo invece fermati per prendere un po’ d’aria?».
Così come ha scritto Irene Martino nella prefazione, Martin mette in scena storie che rappresentano passaggi di vita quotidiana, frammenti presi dalla strada, dalle piazze e piazzole, dai bar e dai pub, dai garage e rimesse, dai muretti a secco, dalle stanze di studenti fuori sede. Dai cieli sconfinati e inondati di luce, dalle spiagge lambite dai suoni amici della risacca, dai balconi di città mute e attonite. Tra inverni ed estati.