Il famoso doppiatore si presenta in una nuova veste e trasporta il pubblico ai confini del vero
FASANO – Un’interpretazione affascinante che si districa nelle trame della coscienza: è così che Francesco Pannofino si presenta in una nuova veste, in una commedia a metà tra reale e fittizio.
È andato in scena ieri sera (27 febbraio), al Teatro Kennedy di Fasano, nell’ambito della Stagione di Prosa fasanese, lo spettacolo “Chi è io?” , commedia diretta e nata dalla penna di Angelo Longoni.
Il protagonista della commedia è il professor Leo Mayer (Francesco Pannofino), che all’apice della propria intera esistenza si mette a nudo nell’improbabile ospitata di una trasmissione televisiva, dove il conduttore (Andrea Pannofino) e le sue assistenti (Emanuela Rossi e Eleonora Ivone) lo stuzzicano con più domande in merito al suo ultimo libro. Si scopre così un misantropo con idee nefaste sulla vita, circondato da perfetti idioti incapaci di accorgersi del mondo che li circonda.
Mayer più volte sviene per improvvisi attacchi di cuore (o semplice mal di vivere), ed è l’espediente per un ripetuto cambio di scena: dal salotto televisivo ci si ritrova in quello del Mayer psicoterapeuta. Protagonisti un diacono omosessuale che presto diventerà prete, una moglie preoccupata per le sorti del marito malato e una donna insoddisfatta dei continui tradimenti del proprio uomo.
Tutti sono legati in un certo modo, e nella finzione e nella realtà al di fuori del metateatro, e tutti diventano ancore di salvezza per un uomo il cui unico, ipocrita, desiderio è quello di uniformarsi agli altri, perché “Io sono come tutti, e voglio quello che vogliono tutti. Amore e perdono”.
Lo spettacolo trasporta il pubblico del teatro in una dimensione nuova e inesplorata, nel mare del subconscio dove i rigidi schemi della società in cui viviamo si rompono, lasciando spazio allo spaesamento e alla finale meraviglia.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.