
Andata in scena al Cinema Teatro Kennedy l’intramontabile tragedia del Bardo, con i ballerini Carola Puddu e Paolo Barbonaglia nei panni degli sfortunati amanti
FASANO – 350 repliche e oltre 200 mila spettatori in venti anni. Con questi incredibili numeri alle spalle, è arrivato anche nella nostra città Giulietta e Romeo.
«È stata una sfida quella di inserire uno spettacolo di danza nella stagione di prosa», ha dichiarato in apertura di serata l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli.
Una sfida vinta, aggiungiamo noi, vista la numerosa partecipazione di pubblico e soprattutto di giovani.
A portare in scena l’opera – coreografata e diretta da Fabrizio Monteverde – ieri (15 marzo) al Cinema Teatro Kennedy nell’ambito della Stagione di Prosa, è stato il Balletto di Roma.
Il prestigioso corpo di danza si è esibito sulle splendide note di Sergej Prokof’ev, con Carola Puddu e Paolo Barbonaglia nei panni dei due sfortunati amanti.
L’eterna storia shakespeariana, rinnovata negli allestimenti e nella visione d’insieme della regia dalla forte impronta cinematografica e dark.
A partire da Verona, qui trasfigurata in un imprecisato luogo oscuro, probabilmente nel profondo Sud, come si evince anche dai costumi.
Efficace la riscrittura di Monteverde, che ha asciugato il celeberrimo dramma, senza togliere nulla allo sviluppo della nota trama.
Così come resta intatto il temperamento dei due protagonisti: ribelle e impavida Giulietta, sognatore e vittima di Amore Romeo.
E ben caratterizzati anche i personaggi di contorno: le genitrici dal cuore di pietra e fomentatrici di livore e vendetta, i fumantini Mercuzio e Tebaldo e la materna nutrice.
Spettacolari e trascinanti i numeri di danza del corpo di ballo, composto da undici talentuosi danzatori, tutti giovanissimi.
Delicati ed eleganti i duetti di Puddu e Barbonaglia, dotati di grazia e di espressività, abili nel donare la giusta anima alla storia d’amore più bella e dannata di sempre.
Come scrisse infatti il Bardo, non ci fu storia di maggior dolore che quella di Giulietta e del suo Romeo.
Fotoservizio di Mario Rosato.


























