
Giovedì 3 aprile alle ore 17.15 un talk con chi l’ha conosciuto personalmente per raccontare il celebre libro “Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud”
FASANO – Si terrà giovedì 3 aprile, alle ore 17:15, un pomeriggio in biblioteca dedicato ad Alessandro Leogrande, scrittore e intellettuale pugliese prematuramente scomparso nel 2017 all’età di 40 anni, e celebre per le sue inchieste giornalistiche che raccontano con estrema attualità il tessuto sociale, politico ed economico più nascosto di Taranto, della Puglia e del Mezzogiorno.
L’incontro, moderato da Vito Giannulo, si terrà nella Biblioteca di Comunità “I Portici”. L’ingresso è libero.
A partire dal libro–inchiesta del 2008 “Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud” (Feltrinelli), la Biblioteca di comunità di Fasano ospiterà Giovedì 3 aprile alle ore 17.15 un talk moderato dal giornalista Rai Vito Giannulo per raccontare la figura di Alessandro Leogrande, non solo dal punto di vista giornalistico e intellettuale, ma anche e soprattutto con gli occhi di chi lo ha conosciuto personalmente e di chi lavora per custodirne il patrimonio culturale
- Stefano Palmisano (avvocato ambientale)
- Piero D’Argento, componente del cda della Fondazione “Di Vagno” promotrice della Scuola di Reportage Narrativo Alessandro Leogrande.
L’incontro rientra nella rassegna letteraria “Le città visibili. Storie individuali e sogni collettivi” promossa dall’associazione SCIA’ APS con il Patrocinio del Comune di Fasano – Assessorato alla Cultura.
Alcune note sul libro:
Raccogliere l’“oro rosso è un lavoro durissimo che spezza la schiena e le braccia, ma viene pagato pochissimo. Sono lavoratori inquadrati in situazioni di vita e di lavoro addirittura precapitalistiche: alloggiati in ruderi fatiscenti, sono anche sottoposti alle vessazioni, spesso sadiche, dei “caporali”, che offrono il loro lavoro a un mondo delle imprese che se ne serve per comprimere i costi. Talvolta, questi nuovi “cafoni”, così diversi dai “cafoni” di ieri, hanno anche difficoltà ad avere pagato quel poco che era stato pattuito. E alle proteste non di rado ci scappa il morto. Una situazione barbarica che flagella come un tumore sociale vaste aree dell’Italia, dove sembra essere del tutto assente lo stato di diritto, e dove vale la sola legge dell’esercizio della violenza bruta.
“Uomini e caporali” è un’inchiesta che esplora il fenomeno del caporalato nell’Italia meridionale, in particolare in Puglia. Il testo affronta con precisione e profondità le dinamiche dello sfruttamento lavorativo nelle campagne, descrivendo il ruolo dei “caporali”, intermediari senza scrupoli che reclutano manodopera migrante o locale in condizioni di semi-schiavitù.
Il libro è una denuncia forte delle responsabilità sociali e politiche che hanno permesso il proliferare di tale sfruttamento. È una lettura importante per comprendere le radici profonde e ancora attuali di un fenomeno purtroppo diffuso.Alessandro Leogrande (Taranto, 1977 – Roma, 2017) è stato vicedirettore del mensile Lo Straniero. Ha collaborato con il Corriere del Mezzogiorno, il Riformista, Saturno (inserto culturale de il Fatto Quotidiano), Rai Radio 3. Con Uomini e caporali ha vinto il Premio Napoli – Libro dell’Anno, il Premio della Resistenza Città di Omegna, il Premio Sandro Onofri per il reportage narrativo e il Premio Biblioteche di Roma.