Appuntamento domani sera a Torre Canne
TORRE CANNE – Nell’ambito della rassegna “Ferma l’onda alla Cultura”, a cura di Tina Ottavino, nella giornata di domani, sabato 24 giugno alle ore 20:00 si terrà al Caffè de Mar (ex Lido Pipoli) di Torre Canne, la presentazione del libro “Cronache marinare dell’Adriatico. Avventure e viaggi di mare tra il XVII e il XIX secolo” di Pasquale B. Trizio.
Dopo i saluti del sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, dell’assessore comunale alla Cultura Cinzia Caroli e dell’assessore comunale al Turismo Pier Francesco Palmariggi, l’incontro sarà moderato da Tina Ottavino, presidente dell’associazione “AlexOTT”.
Interverranno l’autore Pasquale B. Trizio e Carla Palone, editore “Gelsorosso”. Le letture saranno curate dalla professoressa Rosanna Cirasino, ex dirigente scolastica dell’I.I.S.S. “G. Salvemini” di Fasano, e saranno impreziosite dall’accompagnamento musicale di Davide Spinosa.
Pasquale B. Trizio (Bari, 1951), studioso di storia moderna e contemporanea, si occupa da tempo della diffusione della cultura del mare nella sua Città.
Oltre a numerose pubblicazioni storiche riguardanti il commercio marittimo e la navigazione, Pasquale B. Trizio ha ricostruito le vicende di una prestigiosa famiglia ebraica berlinese, originaria di Norimberga, che si trasferisce a Bari. La storia di questa famiglia, vittima della persecuzione nazifascista, è rimasta sepolta per oltre settant’anni dietro una lapide di marmo del cimitero di Bari.
L’autore collabora inoltre con riviste specialistiche ed è membro della World Ship Society.
Pasquale B. Trizio analizza con acume e analitico spirito storico le rotte solcate da marinai e commercianti, che hanno fatto le loro fortune pagando un tributo considerevole in termini di vite umane a causa della sua proverbiale pericolosità dell’Adriatico.
Il libro
Attraverso lo stretto e lungo Adriatico, un mare che separa aree geografiche di diversa natura, si sono incrociate nel corso dei secoli innumerevoli rotte solcate da marinai e commercianti i quali hanno fatto le loro fortune pagando un tributo considerevole in termini di vite umane a causa della sua proverbiale pericolosità.
Qui, in ardite navigazioni, navi di modeste dimensioni comandate da esperti uomini di mare hanno cercato di sfidare i temibili venti boreali come pure le insidie di popolazioni ostili e sempre pronte alle estorsioni e ad ogni genere di abuso risultandone spesso vincitori e, a volte, fatalmente sconfitti.
Tutto ciò è emerso attraverso i resoconti, il più delle volte avventurosi e ricchi di dettagli fino ad oggi inediti, che i medesimi protagonisti hanno raccontato dinanzi ai notai per certificare quanto loro accaduto.
Conservati gelosamente in polverosi e spesso illeggibili atti notarili, essi rappresentano una preziosissima fonte di notizie, da quelle del comune vivere civile tra circoscritte comunità a quelle, altrettanto rare, riguardanti l’impresa della navigazione attraverso le quali piccole navi di legno, munite di poche vele, ma condotte da uomini audaci e spesso temerari, si trovano ad affrontare forze possenti della natura duellando con loro in un’impari lotta, muniti della sola perizia marinaresca.