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Il libro, edito Einaudi, è stato presentato ieri in un evento promosso dal Presidio del Libro di Fasano
“Addio fantasmi”, il nuovo libro di Nadia Terranova edito Einaudi, affianca sue termini negativi e quindi capaci di annullarsi. Il titolo fa comprendere la dimensione catartica della storia di Ida, richiamata dopo tanti anni a Messina dalla madre per ristrutturare l’appartamento. E ieri, presso la scuola “Bianco-Pascoli” in un incontro promosso dal Presidio del Libro di Fasano, Nadia Terranova ha spiegato il significato emotivo di quel ritorno a casa dialogando con la docente Mavi Mancini.
Ida vive a Roma da anni ed è sposata con Pietro. Hanno scelto di non avere figli perché non vogliono impegnarsi in una trasformazione: Ida accetta il tempo che passa, dividendone il peso con il pensiero della scomparsa del padre. Un giorno è uscito di casa lasciando dietro di sé un silenzio che ha innescato tacite accuse tra madre e figlia. A quell’assenza Ida non ha mai saputo dare un significato e la sua vita si è retta su questa inevitabile rassegnazione.
“Addio fantasmi” è un trattato di anatomia dell’abbandono, che sa intrappolare e liberare allo stesso tempo. Nadia Terranova fa parte dell’aristocrazia della letteratura, di quella sua parte che è sintesi di tradizione e studio capace di diventare metodo indagatore della vita vera. Il suo stile, che attinge al mondo classico, ai miti della sua Sicilia e agli scrittori del Novecento, è prepotente nonostante la sua raffinatezza, va in profondità perché il vizio dell’approssimazione tipico di questo tempo non gli appartiene. Per questa ragione la Terranova è una intellettuale anacronistica, libera nella contraddizione di riuscire a raccontare chi siamo con i mezzi di un altro tempo votato all’attenzione e a una ricerca, anche linguistica, mai prevedibile.
Alla presentazione hanno anche partecipato gli studenti coinvolti nel progetto di lettura di “Addio fantasmi”, inserito nella cinquina del Premio Presidi del Libro “Alessandro Leogrande” giunto alla terza edizione. Sarà possibile votare venerdì 1 e sabato 2 marzo presso la Biblioteca Comunale, scegliendo tra “Il tram di Natale” di Giosuè Calaciura, “Divorare il cielo” di Paolo Giordano, “Ana Macarena” di Daniele Semeraro, “Rione Serra Venerdì” di Mariolina Venezia e “Addio Fantasmi” di Nadia Terranova. È inoltre notizia di ieri l’acquisto di “Addio fantasmi” da parte della casa editrice americana Seven Stories e la sua traduzione sarà affidata ad Ann Goldstein, che ha lavorato tra gli altri alla tetralogia di Elena Ferrante, di Primo Levi, di Pasolini e Leopardi.