Fissata l’udienza preliminare a luglio prossimo. La politica fasanese sotto la lente della magistratura
FASANO – Sono 17 i fasanesi indagati a vario titolo per vari reati – abuso d’ufficio, tentativo di concussione, abusi edilizi – ai quali a novembre scorso la Polizia locale di Fasano aveva notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, per i quali il 14 gennaio scorso il pm Luca Miceli ha chiesto il rinvio a giudizio, con il Gip Maurizio Saso che ha già fissato l’udienza preliminare per il 6 luglio prossimo.
Si tratta del consigliere comunale Donato De Carolis, dei dirigenti comunali Rosa Belfiore e Giuseppe Carparelli, e di 11 titolari di esercizi commerciali, bar, ristoranti ubicati a Fasano città e in diverse frazioni fasanesi, e di altri 3 fasanesi.
L’inchiesta riguarda tre procedimenti penali: un procedimento penale principale incardinato nel 2017 al quale poi sono stati riuniti due altri procedimenti penali nel 2018 e nel 2020.
L’indagine condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Brindisi, Luca Miceli, riguarda sostanzialmente cinque filoni.
Il primo vede indagato per tentativo di concussione il consigliere comunale Donato De Carolis, che avrebbe, secondo l’accusa, tentato di farsi consegnare una cospicua somma di denaro da un imprenditore fasanese, per evitare che opponesse il proprio diniego ad un progetto di riqualificazione edilizia.
I due dirigenti comunali, invece, risultano indagati per abuso d’ufficio per tre vicende diverse.
Il primo dirigente per due episodi distinti: per aver omesso di esprimere un prescritto parere sulla istanza di autorizzazione alla sostituzione di un’insegna luminosa di un locale commerciale e quindi, secondo la Procura, avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale allo stesso locale il quale avrebbe apposto una insegna di dimensioni maggiori di quelle consentite; e per non aver preteso il pagamento previsto da una apposita delibera di Giunta comunale per il rilascio di un certificato di destinazione d’uso.
Il secondo dirigente, invece, è indagato per aver rilasciato la autorizzazione a posizionare un dehor a due attività commerciali di Savelletri e Torre Canne.
Entrambi i due dirigenti comunali, inoltre, sono indagati per concorso in abuso d’ufficio per aver rilasciato una terza autorizzazione a posizionare un dehor ad una attività commerciale di Savelletri.
Il periodo a cui si riferiscono le vicende che vedono coinvolti i due dirigenti comunali è quello a cavallo tra il 2016 e il 2017, quando le norme in vigore vietavano, nelle zone in questione, interventi costruttivi di tipo precario.
Sempre per questioni legate ai dehor installati arbitrariamente su suolo pubblico sono indagati 11 tra titolari di esercizi commerciali, bar, ristoranti ubicati a Fasano e nelle frazioni fasanesi; a tutti vengono contestati la invasione di suolo pubblico e la esecuzione di opere in assenza di autorizzazione, proprio per aver realizzato tali opere precarie in contrasto con le norme vigenti e senza le necessarie autorizzazioni.
Altri 3 fasanesi, infine, risultano indagati perché in concorso tra loro avrebbero intestato fittiziamente una automobile che in realtà, invece, è risultata essere nella disponibilità di uno dei tre consentendo a quest’ultimo di eludere le norme in materia di misure di prevenzione personali e patrimoniali.
Nella udienza preliminare fissata per il 6 luglio prossimo, il Gip Maurizio Saso deciderà se ci sono sufficienti elementi per rinviare a giudizio gli indagati e dare avvio al processo.