
Proseguono le indagini da parte dei Carabinieri
FASANO – Sono partite immediatamente all’alba di ieri mattina (sabato 7 dicembre) le indagini dei Carabinieri della compagnia di Fasano per fare piena luce sul grave attentato incendiario compiuto da ignoti la notte scorsa ai danni del noto locale pub “Ciporti”, ubicato presso i Portici delle Teresiane in pieno centro storico fasanese.
O meglio, le indagini hanno ripreso vigore e si collegano a quelle già partite nei mesi scorsi, a seguito degli altri tre attentati ai danni dello stesso locale e dei suoi titolari.
L’attentato di ieri notte, infatti, è il quarto nel giro di pochi mesi. Qualche sera fa il pub aveva riaperto i battenti dopo che nella notte tra il 19 e 20 agosto scorso ignoti avevano dato fuoco al locale. In questi mesi i titolari avevano lavorato alacremente per superare quanto accaduto e per rimettere a nuovo tutto e poter riaprire in vista della stagione invernale.
Ieri notte, poi, intorno alle 4.30 i malviventi hanno dato l’ennesimo colpo di grazia ad uno dei più noti locali del Fasanese, ritrovo di giovani e meno giovani provenienti da ogni angolo della Puglia.
I malviventi hanno avvicinato all’ingresso del locale una Fiat Panda (di proprietà di una giovane fasanese, risultata rubata poco prima a Fasano su via Mattei) e gli hanno dato fuoco. Le fiamme, oltre a distruggere l’autovettura, hanno incendiato l’esterno del locale, danneggiando anche il porticato dello storico immobile un tempo sede di un convento, e dalla porta di ingresso si sono propagate all’interno del pub, provocando ingenti danni.
Dopo che i Vigili del Fuoco del distaccamento di Ostuni hanno spento il rogo, gli investigatori dei Carabinieri della compagnia di Fasano hanno subito compiuto gli accertamenti di rito ed avviato le indagini. Hanno nuovamente ascoltato i titolari del locale ed hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza attive nella zona, alla ricerca di elementi utili per cercare di identificare l’autore, o gli autori, di questo ennesimo attentato che ha provocato sdegno in città e tanta preoccupazione tra i residenti, generando una grande solidarietà verso i giovani titolari del locale, che dopo ingenti sacrifici erano riusciti a riaprire proprio qualche sera fa.
Sulla matrice dolosa del rogo non ci sono dubbi. L’auto a cui è stato dato fuoco, infatti, è stata appositamente collocata sotto il porticato, essendo la zona interdetta al traffico veicolare.
Le indagini sull’attentato della notte scorsa sono state subito collegate con le indagini che già erano in corso relativamente ai precedenti tre attentati, che si erano verificati a partire dall’agosto scorso.
Già la mattina di Ferragosto scorso l’attività commerciale era stata interessata da un incendio. In quella occasione, tuttavia, non si erano registrati ingenti danni, poiché gli autori non erano riusciti a sfondare il portone centrale per fare in modo che le fiamme arrivassero all’interno del locale.
Nella notte tra il 19 e il 20 agosto, poi, i malviventi erano riusciti a sfondare il portone di ingresso del locale praticando un buco nella vetrata, attraverso il quale erano riusciti a lanciare stracci impregnati di materiale infiammabile.
Nella notte tra il 29 e 30 agosto, infine, a Torre Canne presso l’area portuale (dove il locale apre la sede estiva) era stata incendiata l’auto del titolare.
Nella giornata di ieri, i militari dell’Arma hanno compiuto numerose perquisizioni sia a Fasano città che nelle frazioni, a casa di soggetti sui quali gli investigatori nutrono sospetti. Sull’esito di queste perquisizioni vige il più stretto riserbo. Alcune persone, a quanto pare, sarebbero state anche ascoltate in caserma.
Intanto in attesa che della questione si occupi il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (che dovrebbe riunirsi domani, lunedì 9 dicembre), la cui convocazione è stata immediatamente richiesta al Prefetto di Brindisi, Umbero Guidato, dal sindaco Francesco Zaccaria, già a partire da ieri il comando della compagnia Carabinieri di Fasano ha disposto la intensificazione della vigilanza nel centro di Fasano, dislocando ulteriori pattuglie oltre quelle che svolgono servizio ogni notte.
Un fatto è certo: gli investigatori escludono che alla base dell’attentato ci siano delle richieste estorsive. La speranza è che dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e dagli elementi che i Carabinieri stanno raccogliendo in queste ore possano venire fuori indizi utili ad identificare i responsabili di questo grave attentato incendiario.