La nota dei rappresentanti di categoria in cui si attaccano le scelte del sindaco Zaccaria
FASANO – Non ci sta Federalberghi dopo la determinazione delle nuove tariffe per l’applicazione dell’imposta di soggiorno. La delibera, come anticipato dalla nostra testata, è stata pubblicata qualche giorno fa, documento in cui la Giunta comunale di Fasano ha approvato le nuove tariffe valide per tutto l’anno.
«Potrebbero risultare vani i sacrifici fatti in tutti questi anni dagli albergatori e dagli operatori turistici dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di modificare il regolamento sulla Tassa di Soggiorno: estendendola a tutto l’anno, eliminando la riduzione del 50% per i gruppi organizzati, aumentando il minimo da 3 a 14 giorni e incrementando la tariffa a tutte le categorie ricettive. La maggioranza guidata dal sindaco Francesco Zaccaria – tuona Federalberghi – ha di fatto aumentato gli importi dal 400% per gli individuali all’800% per i gruppi.
Una scelta cinica – insiste l’associazione – che ha inteso porre erroneamente soluzione ai buchi di bilancio derivanti da sbagliate gestioni delle risorse pubbliche. Prima fra tutte l’evasione fiscale di altre categorie che operano in aperta concorrenza sleale.
La maggioranza politica, senza mai coinvolgere gli albergatori, ha omesso che la fase di avvio della Tassa di Soggiorno doveva essere concordata e preventivamente valutata rispetto agli impatti immediati e futuri sul turismo locale.
Una vera e propria imposizione che non assicura in alcun modo il carico fiscale sulle strutture già gravate da tasse quali Imu e Tari e da storiche carenze di servizi sulle costa, in campagna e presso la Selva.
Come sono stati poi utilizzati gli introiti in questi anni? Ad oggi – nonostante le ripetute nostre richieste – a questa domanda non abbiamo mai avuto una risposta. Non sappiamo questo gettito derivante dalla Tassa di Soggiorno dove è andato a finire e i dubbi che sia stato adoperato in settori extraturistici sono più che fondati. Il Comune in tutti questi anni non è stato in grado di esaudire in alcun modo le richieste pervenute dagli operatori, neanche quelle a costo zero.
Come abbiamo già fatto presente al Prefetto di Brindisi, il Comune deve coinvolgere gli operatori del settore nei programmi e negli interventi a cui destinare il gettito derivante dall’imposta, nonché consentire da parte degli operatori turistici il controllo che le risorse siano effettivamente state destinate agli impieghi idonei allo scopo della stessa tassa.
I tour operator che hanno già prenotato i soggiorni a Gruppi e individuali per la stagione in corso non possono accettare gli aumenti perché hanno già venduto alle tariffe applicate in precedenza.
Per questo Federalberghi, in rappresentanza di oltre 25 strutture operanti sul territorio di Fasano, chiede ancora una volta all’Amministrazione comunale di porre rimedio e quindi di ritirare una decisione che ricade sfavorevolmente sullo sviluppo del settore mettendo a rischio decine e decine di posti di lavoro.»