Comincia anche a Fasano la lotta contro il Covid
FASANO – 25 dosi di vaccino sono state somministrate ieri pomeriggio nella Rssa “Sancta Maria Regina” di Fasano (inizialmente erano previste 40 dosi, ma 15 fiale hanno subito problemi durante il trasporto). Iniezioni per anziani, operatori sanitari e tra questi al direttore della struttura don Sandro Ramirez. L’appuntamento, fissato inizialmente per l’ora di pranzo, è slittato di qualche ora: l’automedica, con le dosi destinate alla residenza socio-sanitaria, è arrivata in sede scortata da Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale. A sovrintendere alla consegna c’era il direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Brindisi Stefano Termite.
Il primo ad essere vaccinato è stato don Sandro. «Ho scelto di essere il primo perché ho visto che ci sono molte resistenze. Alcuni timori penso siano giustificati, altri no. Ed ecco perché ho espresso ai parenti dei nostri anziani ospiti e ai dipendenti – spiega – la volontà di vaccinarmi. La nostra struttura è stata scelta anche perché è stata tra le poche Covid-free. Sin dall’inizio della pandemia abbiamo chiuso le porte a tutti, una scelta forte presa a marzo. Ma questo ci ha permesso, anche con una buona dose di fortuna, di non aver avuto nessun caso di Covid sia tra gli ospiti che tra i dipendenti».
Lo stesso don Ramirez auspica che anche tutti gli altri ospiti e dipendenti scelgano di effettuare il vaccino oltre i 25 di ieri. «La Asl mi ha riferito che appena arriveranno altre dosi di vaccino continuerà la proposta anche verso noi – spiega il priore fasanese -. Noi la gireremo ai nostri ospiti e dipendenti. Non è obbligatorio vaccinarsi, ma io sto caldeggiando molto questa opportunità nel senso che spero siano in molti a farlo. Credo che sia l’unica via d’uscita. Ci credo fortemente. So che in qualcuno il vaccino potrebbe avere effetti collaterali ma come tutti gli altri del resto. Resta il fatto che questo vaccino è l’unica strada, alternative, ad oggi, non ne vedo».
All’importante appuntamento di ieri c’era anche il sindaco Francesco Zaccaria. «Si tratta una giornata particolare, che viene vissuta come un giorno di speranza. Da oggi (ieri, ndr) parte un nuovo capitolo di questa storia. Siamo speranzosi – spiega – ma ricordo che non è ancora possibile abbassare la guardia. Dobbiamo continuare ad osservare rigidamente le regole perché ci vorranno ancora mesi prima che la copertura vaccinale abbracci la maggior parte della popolazione. Ma oggi è anche il momento di ringraziare tutti coloro che in questi mesi hanno sofferto e continuano a vivere in isolamento, un forte abbraccio ai parenti di chi purtroppo non ce l’ha fatta e al personale sanitario che hanno vissuto in trincea in questi mesi. E poi l’ultimo pensiero va ai ricercatori: spesso la scienza è stata messa in discussione ma oggi invece la festeggiamo. In pochi mesi è stato trovato un vaccino che in tutto il mondo ci darà la possibilità di tornare ad una vita normale».
fotogallery di Mario Rosato