La ragazza fasanese ha conseguito la laurea in streaming
FASANO – L’avvento del Coronavirus ha letteralmente rivoluzionato la quotidianità di ognuno di noi. La quarantena ci obbliga a restare in casa per evitarne la diffusione e di conseguenza, gran parte delle attività, lavorative e non, sono svolte da e tra le mura domestiche grazie alla tecnologia.
Insieme a smart working e didattica a distanza, anche le università italiane hanno adottato soluzioni intelligenti per non abbandonare matricole e laureandi, affiancandoli e offrendo loro un servizio in streaming. Oltre alle lezioni per ogni facoltà, anche le sedute di laurea si tengono in videochat. Protagonista di questa innovativa esperienza è stata anche una ragazza fasanese.
Maria Veloci, 25enne, è attualmente vice presidente dell’associazione Olistik Training e segretaria del sodalizio Giovanni Custodero – Il guerriero sorridente. Ed è stato proprio Giovanni, cugino di Maria, a darle la forza e il coraggio per affrontare l’impresa.
La dott.ssa Veloci ha conseguito solo l’altro ieri, mercoledì 25 marzo, la laurea magistrale in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali, con una tesi in “Economia e gestione delle imprese di servizi turistici” dal titolo “Il riposizionamento del villaggio turistico. Analisi di un caso: il Corvino Resort”, struttura in cui Maria ha prestato servizio durante la scorsa stagione estiva.
Come dicevamo, Giovanni Custodero, esempio per la sua determinazione e la sua instancabile voglia di sorridere sempre e comunque, è stato di sostegno per Maria in questi ultimi mesi, tanto da supportarla ad affrontare il suo ultimo esame a gennaio, esattamente il giorno dopo il funerale di suo cugino. A Giovanni infatti, la ragazza ha dedicato il suo lavoro di tesi.
«È stata un’esperienza che non avrei mai immaginato di vivere – ha raccontato la giovane dottoressa – Sognavo di laurearmi in aula magna con tutti i miei parenti e amici. Volevo recuperare la gioia della condivisione del momento con i miei cari: la laurea triennale l’ho conseguita a Torino con i miei genitori e pochi intimi. Il 4 marzo però – ha raccontato Maria – il Rettore dell’Università di Bari ci aveva già comunicato un possibile slittamento delle sedute di laurea. Tant’è che avrei dovuto laurearmi l’11 marzo. È arrivata poi la proposta di una seduta in streaming e ho accettato per non dover rimandare il tutto a data da destinarsi».
Certamente l’emozione non è stata la stessa ma è stata comunque unica e indimenticabile. Tra l’ansia di eventuali problemi di connessione e la contentezza di aver raggiunto l’agognato 110 e lode, la seduta “in casa” ha moltiplicato l’entusiasmo di parenti e amici che hanno potuto assistere alla presentazione del discorso in streaming.
A Maria, a tutti i laureandi e i laureati “ai tempi del Coronavirus”, un grosso in bocca al lupo da tutta la redazione.