
Nel frattempo si è costituita parte civile nel processo a carico dell’ex marito
FASANO – La docente fasanese, Elisa Salatino, 41 anni, che sta scontando in Australia una condanna a 10 anni di reclusione per traffico internazionale di droga, sta pensando al suo futuro ed dopo aver imparato l’inglese sta studiando per diventare avvocato.
Dopo lo scoramento iniziale successivo all’arresto, avvenuto due anni e mezzo fa, la 41enne di origini fasanesi – che insegnava all’Istituto Marconi di Bari – si è rimessa a studiare e si è iscritta alla università indirizzo diritto internazionale e criminologia. Nel frattempo frequenterà un corso di inglese, lingua che conosce già benissimo.
Insomma, dopo la sofferenza per la condanna per un reato che lei sostiene di non aver mai commesso, sostenendo di essere stata incastrata e che non sapeva davvero nulla dei quei cinque chili di cocaina che la polizia federale australiana le trovò nella valigia nel febbraio 2017 (la stessa magistratura australiana nelle motivazioni della condanna ha definito la Salatino una “ingenua”), Elisa Salatino sta reagendo e pensa al suo futuro, quando la sua detenzione sarà terminata. Sta provando a voltare pagina.
Nel frattempo si è costituita parte civile nel processo a carico del suo ex marito che è iniziato l’altro giorno presso la ex sezione distaccata del Tribunale di Modugno. L’ex marito è accusato di averla gravemente maltrattata. Nonostante si trovi a 15 mila chilometri di distanza la Salatino si è costituita parte civile nel processo a carico dell’ex coniuge, grazie alla nomina e alla procura speciale a favore dell’avvocato Gabriele Contini, autenticata dalla rappresentanza consolare italiana in Australia.
Due anni e mezzo fa Elisa Salatino parte in Australia con un volo offerto da un amico che prima di partire, però, decide di restare in Italia, facendola partire da sola. Appena sbarcata all’aeroporto di Melbourne la polizia le trovò nella valigia cinque chili di cocaina. Venne così arrestata e da allora si trova nel carcere femminile di Melbourne per scontare una pena di 10 anni che nel frattempo le è stata comminata a seguito di un processo.
In Italia, invece, l’altro giorno è iniziato un altro processo, quello a carico dell’ex marito della 41enne, che è accusato di azioni persecutorie ed estorsive (con richieste di denaro per acquisto di sostanze stupefacenti) nei confronti della donna. A giudizio c’è anche la ex suocera della Salatino accusata di violenza privata.
La 41enne – che probabilmente aveva deciso di intraprendere quel viaggio in Australia stanca delle sofferenze subite durante il matrimonio – si è costituita parte civile e nel febbraio prossimo si collegherà in “videolink” con il Tribunale barese per essere sottoposta ad esame.