La controversia più importante quella intrapresa da un banca che aveva chiesto al Comune 1 milione e 700 mila euro
FASANO – Due milioni di Euro: ammonta a tanto l’importo per il quale il Comune di Fasano nel primo trimestre 2024 ha evitato esborsi finanziari, grazie all’attività difensiva svolta dal dirigente dell’Avvocatura comunale, l’avv. Ottavio Carparelli.
Negli ultimi tre mesi, infatti, sono state pronunciante tre sentenze relative ad annosi e complessi giudizi civili che hanno visto il Comune non soccombente.
A partire da gennaio 2024, un primo risultato importante è stato quello raggiunto in conseguenza dell’esito favorevole di una causa promossa innanzi al Tribunale Civile di Brindisi, dal conducente di un’autovettura, per ottenere il risarcimento dei danni, quantificati in oltre 150 mila euro, subiti in conseguenza dell’attraversamento della carreggiata stradale da parte di un cane randagio.
La domanda di risarcimento del danno è stata integralmente rigettata.
Successivamente, è giunta a conclusione, sempre innanzi al Tribunale Civile di Brindisi, una causa civile promossa da una società che aveva chiesto la condanna del Comune di Fasano al pagamento dell’importo di 120 mila euro per svolgimento di attività di smaltimento rifiuti in favore dell’Ente locale; tale attività, tuttavia, non era supportata, come eccepito dalla difesa comunale, dalla preventiva stipula di un formale contratto di appalto con il Comune di Fasano; anche in questo caso, per tale ragione, la domanda di pagamento è stata integralmente respinta.
Da ultimo, è stata definita, innanzi alla Corte di Appello di Lecce, la nota controversia giudiziaria civile, iniziata, in primo grado nel 2016, a suo tempo intrapresa da Banca Farmafactoring e Medio Credito Italiano, ora Intesa Sanpaolo, contro il Comune di Fasano, per ottenere il pagamento dell’importo di 1 milione e 700 mila euro, per due cessioni di credito, aventi ad oggetto fatture emesse da una società operante nel settore della fornitura di energia elettrica, cedute ai suddetti istituti bancari; anche in questo caso l’esito del giudizio, in appello, è stato integralmente favorevole per l’Ente comunale, avendo il Comune, a suo tempo, formalmente opposto un diniego alle suddette cessioni di credito.