
Il presidente Onorato Trisciuzzi a colloquio con Francesco Zaccaria
FASANO – Non si ferma l’azione del comitato “Cittadini della Selva”, che, per far fronte all’ondata di furti e rapine perpetrati ai danni dei residenti silvani, sta continuando a riunirsi e ad elaborare proposte concrete per ovviare ai fenomeni criminosi. Dopo un’attenta mappatura del territorio, infatti, il sodalizio ha studiato la collocazione più idonea per telecamere, con cui, nei punti di entrata e uscita dalla frazione collinare, possano essere rilevati movimenti equivoci o targhe di autovetture sospette. Contestualmente, si è proceduto a ufficializzare il ruolo di Onorato Trisciuzzi quale presidente del comitato, con l’incarico di vice assegnato all’avv. Maria Stanisci.
Dell’associazione, composta da coloro che risiedono per tutto l’anno in Selva di Fasano, fanno parte cittadini provenienti dai più diversi settori lavorativi: liberi professionisti, imprenditori della ristorazione e del settore turistico, medici, avvocati, docenti universitari, operai, operatori sanitari, esercenti, informatici, meccanici e altri ancora, animati dalla volontà di ridare dignità alla Selva di Fasano, dopo anni e anni di abbandono.
In quest’ottica, un documento particolareggiato è stato già inviato al sindaco di Fasano, al Prefetto e alla locale stazione di Polizia municipale, chiedendo una maggiore attenzione e un controllo più costante del comprensorio silvano, preda continua di malintenzionati, oltre all’installazione delle ulteriori telecamere. Successivamente, c’è stato un primo incontro di Onorato Trisciuzzi con Francesco Zaccaria, cui è stato sottoposto il progetto di controllo dei punti strategici.
Il comitato si aspetta adesso un riscontro delle istituzioni rispetto all’istanza presentata che, peraltro, è solo la prima di una serie di richieste che mirano a fare della Selva una località civile e sicura, e non soltanto nella stagione estiva. Per gli interventi tendenti a risollevare dal degrado il territorio silvano, il comitato “Cittadini della Selva” ha specificamente indicato l’utilizzo della tassa di soggiorno e, insieme, la ricaduta contestuale e proporzionale dell’IMU versata dai contribuenti silvani, che non sono certamente pochi: la sola Selva, escluse le altre realtà collinari, conta ufficialmente quasi 1.900 residenti, cui vanno a sommarsi coloro che scelgono di vivere per dodici mesi in loco, pur mantenendo altrove la residenza ufficiale. Si tratta quindi di una fetta di cittadinanza non trascurabile, e che chiede soltanto di essere trattata, nelle scelte politiche dell’amministrazione, al pari di tutte le altre frazioni del Comune di Fasano.