
È polemica dopo la richiesta della dirigente scolastica di integrare le spese di viaggio
FASANO – Una gita scolastica di studenti della scuola media “Collodi-Bianco” di Fasano ad Auschwitz-Birkenau finita tra le polemiche, quella avvenuta nei giorni scorsi e che ha visto la dirigente scolastica Maria Blonda, al termine della gita, chiedere ai genitori una integrazione nelle spese di viaggio, a copertura dei nuovi biglietti emessi per consentire il rientro del gruppo che non era riuscito a imbarcarsi sull’aereo stabilito.
Gofasano ha voluto ascoltare un genitore di uno degli alunni che ha partecipato alla gita scolastica per chiarire gli aspetti della vicenda, il quale ha chiesto che non vengano divulgate le sue generalità.
Quanti ragazzi e docenti sono partiti per il viaggio di istruzione?
Il viaggio-studio era in Polonia, per visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. I ragazzi erano circa 30 (scelti tra i più meritevoli delle singole classi di terza media) mentre i docenti accompagnatori erano 3.
Come mai l’aereo è stato perso?
L’aereo di ritorno dall’aeroporto di Cracovia sarebbe stato perso per via di un notevole ritardo (circa un’ora e mezza) nell’effettuazione del check-in. L’orario di apertura del gate era previsto per le 12, la scolaresca era già lì dalle 10.30 ma pare, stando al racconto dei ragazzi, che si sia temporeggiato troppo per effettuare il check-in, evidentemente per un errore di valutazione. Ciò ha portato la scolaresca a non riuscire a presentarsi in tempo utile per l’imbarco.
Quanto viene richiesto dalla scuola ora?
In realtà la Scuola, per mezzo del Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Blonda, non ha “intimato” il pagamento di ulteriori somme ai genitori dei ragazzi che hanno partecipato al viaggio, diversamente da quanto era stato fatto intendere da alcune testate giornalistiche. È stata però richiesta la nostra disponibilità per far fronte ad un ulteriore importo di 350 euro cadauno, in modo tale da coprire la spesa complessiva di €10.856,00, necessaria per il pagamento dei nuovi biglietti emessi per consentire il rientro del gruppo. Ciò in ragione dell’impossibilità della Scuola di far fronte a questa obbligazione, in quanto si prefigurerebbe un danno erariale. La Dirigente ha inoltre comunicato di aver effettuato una segnalazione per accertare eventuali responsabilità degli addetti al controllo del gate. In un certo senso, la Dirigente ha fatto intendere di voler evitare di intraprendere azioni di responsabilità nei confronti dei docenti-accompagnatori.
Tuttavia, al momento, la stragrande maggioranza dei genitori non ha alcuna intenzione di provvedere al pagamento di questa quota, considerando l’ingente somma già spesa dalle famiglie per il viaggio studio e la presenza di responsabilità oggettive che non possono di certo essere “scaricate” su dei ragazzini di 13 anni.