
Il comunicato del gruppo, preoccupato per la mancanza di luoghi di ritrovo per i giovani fasanesi
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo Visioni Civiche, a firma della referente Emanuela Della Campa.
“Dove vanno i nostri ragazzi quando ‘escono’ di tardo pomeriggio, di sera a Fasano?
Oltre alla tematica già sollevata sull’assenza o sul degrado o inutilizzo di parchi per bambini (e sulla quale siamo in attesa di un incontro richiesto all’amministrazione comunale), un grande cruccio dei fasanesi riguarda la vita sociale dei nostri adolescenti.
I genitori, i tutori e tutti coloro che curano i ragazzi nella loro crescita, sono ben consapevoli del fatto che in questo periodo storico è forte l’inquietudine della cosiddetta ‘generazione Z’, allarmante il disagio che stanno vivendo, sia a causa degli scombussolamenti dell’anima giovanile, sia perché questa società li pone dinanzi a tante sfide e li sottopone a dei margini di competitività molto elevati. Ci si può perdere facilmente, confusi dalla frenesia dei tempi scolastici, lavorativi e di altri tipi di incombenze.
E allora sì che diviene davvero così importante il tempo libero passato con gli amici, con i coetanei per evitare devianze e dispersioni di energie e forze nel loro massimo splendore. La noia e l’assenza di ritrovi, locali e spazi per confrontarsi con gli altri, interagire ed avere relazioni sociali può portare i nostri giovani a cercare lo sballo in qualcosa di pericoloso e rischioso per la salute.
Cosa offre Fasano a questa fascia d’età? Si era parlato di rigenerazione urbana del centro storico, ci sono stati dei bandi che non hanno avuto riscontro positivo, per dare possibilità di apertura di locali, circoli nel centro storico e altrove, frazioni comprese, attività ricreative di qualsiasi tipo che possano intrattenere i nostri ragazzi in maniera sana, per sentire le loro risate risuonare nel nostro paese e infondere nell’animo umano speranza e ottimismo.
I giovani sono il futuro di questa società e la politica dovrebbe avere a cuore il loro stato psico-fisico, dovrebbe avere il chiodo fisso di creare alternative al degrado umano e sociale.
Quali sono le prossime azioni a breve termine che pensa di attuare l’amministrazione per dare sfogo di libertà e spensieratezza alla nostra “bella gioventù” dunque? Non vogliamo aspettare il grande progetto dell’ex mercato ortofrutticolo o altri di simil guisa, belli sicuramente, ma troppo ambiziosi per essere realizzati in breve tempo, i nostri adolescenti intanto diventeranno adulti disorientati e alienati in una sterile bolla di solitudine.
Bisogna renderli protagonisti della scena pubblica, offrire loro opportunità e svariate opzioni di scelta, far divenire il nostro territorio campo fertile per la nascita di nuove idee, per generare un flusso di iniziative e pensieri innovativi e sperimentabili; un terreno del genere stimolerebbe la creatività dei ragazzi e potrebbe far loro scoprire velleità ancora sconosciute.
Questo è un compito precipuo della politica che dovrebbe ben comprendere l’importanza di spazi sociali.
Stavamo già assistendo negli ultimi anni alla rarefazione dei rapporti sociali, amplificata ancor di più dall’avvento dell’emergenza Covid, che ci ha necessariamente isolati.
Quanto si monitorano le necessità dei figli di Fasano? Ci siamo domandati se sono soddisfatti dei momenti di condivisione con gli altri?
Mettiamo a disposizione i beni pubblici, facciamogliene prendere possesso, per l’utilizzo di aree per fini sociali e di interesse collettivo: creando luoghi di aggregazione eviteremo anche degrado ambientale, specchio di squilibri e disagi sociali.
Sforniamo idee politiche che favoriscano la socialità, come alcuni illuminati politici ci hanno dimostrato di poter fare.
Riqualifichiamo gli ambienti di tutti, riorganizziamo l’assetto urbano, diamo nuova luce a ciò che abbiamo e rendiamo fruibile la città, invece di assistere passivamente a questo continuo ciondolare annoiato di masse di giovani sulle cui menti dovremmo investire tutto il nostro potere pubblico.
Ve lo imploriamo perché noi siamo veramente preoccupati e abbiamo bisogno di sentire una forza accanto a noi che ci sostenga e ci aiuti nel formare degli adulti responsabili, consapevoli e costruttori di pace e serenità.”