Dati in spaventosa crescita rispetto agli anni precedenti. Spesi quasi 2 mila euro a testa
FASANO – Oltre 72 milioni di euro. 72.861.830,15 euro per l’esattezza (dati Agenzia Dogane e Monopoli). È un dato a dir poco spaventoso ed allarmante quello che si riferisce al denaro letteralmente “bruciato” in gioco d’azzardo da parte della popolazione fasanese nell’anno solare 2017. Un dato in forte crescita se si considera che nel 2016 la somma impiegata si aggirava attorno ai 45 milioni di euro.
L’inchiesta è frutto del lavoro di squadra dei quotidiani locali del gruppo Gedi, del Visual Lab e di Dataninja, società che si occupa di datajournalism: i dati sono consultabili sul database online “L’Italia delle Slot” e sono forniti dall’Agenzia Dogane e Monopoli dello Stato. Digitando il comune a cui siamo interessati, viene fuori tutta l’analisi numerica.
1872 euro é stata dunque la spesa procapite, tenendo conto che Fasano conta una popolazione di poco inferiore ai 40mila abitanti con un reddito procapite annuo di quasi 14 mila euro. I fasanesi, in sostanza, hanno speso in media in gioco d’azzardo nel 2017 quasi due stipendi mensili.
56 i milioni vinti: poco meno di 10 milioni di euro sono andati nelle casse dello Stato mentre circa 8 milioni e mezzo di euro hanno rinfocillato i conti di gestori, esercenti e concessionari dei giochi d’azzardo.
Questi numeri portano la nostra città a classificarsi 515esima su 7954 Comuni. Unica nota positiva è il calo degli apparecchi da 419 unità nel 2016 a 384 nel 2017. Un dato comunque in crescita rispetto al 2015, quando venivano conteggiate circa 372 macchine da gioco.
Dati, numeri e classifiche che ci impongono una seria riflessione e necessità di azione che non può essere più rimandata.