
Notificata nelle ultime ore dal Prefetto di Lecce. Cosa accadrà ora?
FASANO – Per la GialPlast, la ditta che attualmente gestisce il servizio di igiene urbana a Fasano, è stata notificata nella serata di ieri un’interdittiva antimafia. Il caso che ha portato il prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, a firmare l’interdittiva, riguarderebbe circa 30 contratti di lavoro su 500 unità complessive, ed altrettanti dipendenti condannati in passato per i cosiddetti “reati spia del condizionamento mafioso”.
Si tratta di alcuni incensurati ma ritenuti comunque contigui alla criminalità organizzata, e altri con precedenti penali generici. La notizia, già ieri sera, era stata rilanciata dagli organi di stampa leccesi. È stata poi ripresa questa mattina dai principali quotidiani della regione. È bene precisare che si tratta di un provvedimento di carattere preventivo ma che comunque ha la sua valenza e non resterà certo privo di effetti. Altro elemento di valutazione però sono stati dei procedimenti penali a carico di uno dei tre amministratori della società, conclusi con sentenze di non luogo a procedere per prescrizione, con assoluzioni per insussistenza del fatto e un terzo ancora in fase dibattimentale.
Ricordiamo che la GialPlast, azienda con sede a Taviano (Lecce) e titolare del servizio di raccolta in molti Comuni della Puglia, è la nuova concessionaria del servizio di raccolta rifiuti e dello spazzamento strade a Fasano, subentrata alla Tradeco già ad ottobre scorso per affidamento diretto dopo il fallimento dell’azienda altamurana. La stessa si è poi aggiudicata la gara ponte.
Una vicenda che non resterà senza ripercussioni anche a livello locale. L’azienda, proprio nei prossimi giorni, firmerà il contratto con il Comune di Fasano per la gestione del servizio rifiuti.