I libri del Mondadori Point, in via Roma 29, saranno i muri portanti della cultura della legalità
FASANO – Quando si parla di serendipità ci si riferisce alla fortuna di fare una scoperta quasi per caso, mentre si cercava altro o non si cercava nulla. L’incontro e gli impegni nati tra la giornalista di Repubblica Federica Angeli, Laura De Mola e Dino Cassone hanno molto in comune con una “congiunzione astrale” unita a una sana voglia di mettersi in gioco, di creare cultura e diffondere un messaggio semplice e potente: la criminalità non vincerà.
Da questa comunione di intenti è stato inaugurato ieri, sabato 19 settembre, il primo Presidio dell’Associazione Antimafia Noi fuori dal Lazio. Il territorio pugliese, che il presidente del sodalizio Dino Cassone ha definito “bello e dannato”, è sembrato il perfetto terreno dove far germogliare le radici dell’associazione impegnata a livello nazionale nella lotta alla mafia e nel sostenere i cronisti impegnati a far luce su questi fenomeni.
Saranno i libri del “Mondadori Point”, in via Roma 29 a Fasano, ad accogliere questa nuova realtà. Come dichiarato da Laura De Mola, infatti, «rendere una libreria aperta da appena un anno un presidio di legalità vuol dire affermare una volta in più che la mafia la si sconfigge anche con la cultura».
Non poteva mancare all’inaugurazione anche il presidente onorario dell’associazione, la giornalista Federica Angeli: «Chiunque si troverà ad affrontare queste battaglie – ha affermato – potrà trovare nel Presidio e nell’associazione NOI un punto di conforto e di confronto. Potrà trovare aiuto e star certo che non sarà lasciato solo».
La serata di ieri, però, ha assunto una veste ancor più simbolica aprendo a tutti gli effetti il “Weekend della Legalità”, la prima parte di una festa che proseguirà oggi con un torneo sportivo di padel presso i campi della BS Soccer Team in contrada San Pietro, lo spettacolo della Rimbamband al Teatro Kennedy a Fasano per poi proseguire domenica 27 settembre a Ostia con il Talent Antimafia.
Fotoservizio a cura di Francesco Schiavone.