La dichiarazione rilasciata poco fa alla nostra testata giornalistica: «Speranze anche per la prevenzione di altre patologie»
BRINDISI – Il 27 dicembre 2020 sarà una data che entrerà di diritto nei libri di storia. Oggi è il Vaccine day, in Italia e in tutta l’Unione Europea vengono somministrate le prime dosi del vaccino covid-19 Pfizer-Biontech: la prima vaccinata italiana è un’infermiera, la 28enne Claudia Alivernini, volto simbolo del personale sanitario in prima linea da mesi nella battaglia contro il Coronavirus. Una notizia che il premier Giuseppe Conte ha voluto descrivere così: «Oggi l’Italia si risveglia. Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, «è come se dopo una lunga notte, potessimo finalmente rivedere l’alba. Il mattino però è ancora lontano”.
A Claudia Alivernini sono seguiti altri operatori sanitari in tutta Italia nel corso della giornata. La campagna di vaccinazione è partita anche in Puglia, alle 9.30 circa: subito al Policlinico di Bari e le prime ad essere sottoposte all’iniezione sono state la dottoressa Lidia Dalfino, dirigente medico della rianimazione Covid del Policlinico, la specializzanda Lucilla Crudele e l’infermiera Anna Ventrella in servizio al Pronto Soccorso. Quasi in contemporanea sono partite le vaccinazioni nelle altre Asl pugliesi, in sei punti diversi.
«Io spero di essere il primo a vaccinarmi nella fase uno. Il medico deve dare esempio. Il medico che rifiuta la vaccinazione non è degno di questo mestiere». Lo ha detto Pierluigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Salute della Regione Puglia, a margine delle prime somministrazioni delle dosi vaccinali.
In provincia di Brindisi, le somministrazioni sono state effettuate tra gli ospedali “Di Summa” e “Perrino”. Al vaccino si sono sottoposti anche due medici fasanesi: Donato Monopoli, segretario regionale della Federazione dei Medici di Famiglia, e Massimo Leone, responsabile del 118 Brindisi.
«Un’epoca nuova – spiega Stefano Termite, direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Brindisi -, è un momento importantissimo per la ricerca scientifica. Sono carico, daremo il nostro contributo al massimo e a breve gireremo per l’intera provincia per somministrare le dosi del vaccino, sicuro ed efficace. Non abbiamo paura». Per il direttore dell’Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone: «Sono davvero contento, grazie a questo vaccino potremo riprendere nel giro di pochi mesi la nostra vita di tutti i giorni, dagli operatori sanitari oggi un grande segnale».
Il primo fasanese ad esser vaccinato è stato Donato Monopoli, segretario regionale della Federazione dei Medici di Famiglia. «Un vaccino che apre a tante speranze per il futuro – afferma -, non solo per i medici, ma soprattutto per i cittadini di tutto il mondo. Ho fatto il vaccino senza alcun problema e ho vissuto le ore precedenti con relativa tranquillità. Ho dormito serenamente, anche per via della stanchezza degli ultimi giorni; lo stato di irrequietezza è aumentato con l’avvicinarsi dell’ora dell’iniezione, ma perché avevo voglia di farlo quanto prima. Farò fare il vaccino anche ai miei cari, bisogna farlo tutti perché è l’unica soluzione praticabile per uscire da questa situazione. Io ci credo molto in questo vaccino perché intorno ad esso ci sono speranze per altre patologie, ad esempio di tipo oncologico. Potremmo curare tumori che conosciamo da tempo».