Iniziativa di Cia – Agricoltori Italiani e Ases
MONOPOLI – Donare cibo a chi oggi è in difficoltà, o perché ha perso il lavoro o perché la crisi causata dell’emergenza epidemiologica ha ridotto le possibilità di sostentamento, è il modo più concreto per celebrare e dare un significato alla Giornata della Solidarietà Umana che ricorre il 20 dicembre di ogni anno.
Anche in questa occasione, dunque, ASeS – la Ong della Confederazione Italiana Agricoltori, si è fatta carico di questo bisogno e in Puglia grazie all’aiuto e alla collaborazione di Cia – Agricoltori Italiani Puglia e delle sue declinazioni provinciali ha deciso di attivarsi per rispondere ad un bisogno, quello di nutrirsi, che non può attendere.
La presa in carico di questa necessità è stata per ASeS il modo più concreto e naturale, sia in Italia ma anche in Senegal, Mozambico e Paraguay, paesi dove la Ong ha una sede, di celebrare questa giornata.
“A livello pugliese sono state le Caritas le destinatarie degli aiuti alimentari di Ases e Cia Puglia – si legge in una nota -. Il loro supporto è stato fondamentale per individuare chi saranno i beneficiari e capire come meglio consegnare gli alimenti raccolti”.
Ieri mattina Ases e Cia Puglia hanno consegnato agrumi e olio alla Caritas Diocesana di Monopoli (alla quale confluiscono anche le Caritas delle parrocchie fasanesi).
Alla consegna ha presenziato anche il vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli mons. Giuseppe Favale, il vicario mons. Vito Fusillo e il direttore della Caritas diocesana don Michele Petruzzi. Per Cia erano presente il vicepresidente regionale Giannicola D’Amico, il direttore provinciale Cia Due Mari Vito Rubino, il componente dell’esecutivo provinciale Cia Due Mari Raffaele Ignazzi, e il socio Ases Mina Schiavone.
La pandemia, è stato spiegato nel corso della consegna avvenuta ieri mattina a Monopoli, ha fatto emergere nuove povertà, tra chi ha perso il posto di lavoro o non ha riaperto l’attività, chi non è rientrato negli aiuti del governo o chi ha una pensione al minimo. Solo nel periodo maggio-settembre, confrontato con lo stesso periodo del 2019, l’incidenza dei nuovi poveri, per effetto dell’emergenza Covid, è passato dal 31% al 45%.
“Attraverso questa iniziativa vogliamo cercare di rispondere al bisogno di chi vive in situazione di povertà – spiega Cinzia Pagni presidente nazionale di ASeS – e ci auguriamo che il 20 dicembre sia solo una data simbolica e che le donazioni e gli aiuti continuino anche successivamente. Attraverso questa raccolta abbiamo voluto, infatti, sensibilizzare l’opinione pubblica non solo in occasione delle prossime festività ma attivarci affinché il gesto del donare a chi ha meno diventi il nostro modello di vita.
Oggi, forse mai come prima, la pandemia ci ha fatto capire quanto è importante la solidarietà, la gioia e l’importanza di donare e di condividere, ci ha fatto riscoprire l’importanza delle comunità, dove devono emergere i valori e le similitudini e non le diversità.
L’auspicio – conclude la presidente – è che attraverso il dono, anche di un solo pacco di pasta, si possa riscoprire un rinnovato senso di responsabilità verso gli altri nella consapevolezza che è possibile costruire una società migliore, più attenta ai bisogni dell’essere umano e alla comunità”.