Ha messo a nudo se stesso e ha chiesto alla città un regalo per Natale: tipizzarsi per la lotta alla leucemia, a sostegno del trapianto di midollo osseo
FASANO – “Ciao sono Tonio, ed oltre ad augurarvi buon Natale sono qui a raccontarvi la mia piccola storia”. Comincia così il videomessaggio lanciato sui canali social da parte del giovane fasanese Antonio Maniello, affetto da una leucemia linfoblastica acuta che gli è stata diagnosticata il 12 novembre 2015 presso il Policlinico di Bari. Linee di febbre, continui mal di testa, un ricovero in ospedale e Tonio (è così che si fa chiamare dagli amici) si ritrova catapultato in una di quelle realtà che nessun ragazzo a 29 anni – oggi ne ha 34 – dovrebbe mai vivere.
“Dopo ulteriori controlli – prosegue il giovane fasanese – hanno scoperto che ero positivo al cromosoma Philadelphia ed accade che, con la determinazione di sempre, ti ritrovi ad affrontare delle cose più grandi di te”.
Tonio è uno di quei ragazzi che animano le serate in comitiva, ha il sorriso e il coraggio di chi guarda in faccia i problemi senza timore, ma è anche un uomo che non ha mai amato autocommiserarsi ed è per questo motivo che decide di affidarsi semplicemente ai medici e di parlare poco o nulla della sua patologia. Neppure, e lo confermo io che vi scrivo queste righe, con gli amici più intimi.
Per un anno e mezzo Tonio ha portato avanti una terapia che ha tenuto sotto controllo la malattia, fino a quanto la “bastarda” – come lui la chiama – è tornata più forte di prima ed ha costretto i medici a valutare la somministrazione di una nuova terapia. Terapia che, dopo altri tre anni e mezzo, sembra stia cessando i suoi effetti positivi ed a Tonio non resta che una sola scelta: il trapianto di midollo osseo. Un trapianto che la dottoressa che ha in cura il giovane ragazzo, giudica necessario dover fare già nelle prossime settimane. Una trapianto che adesso non può essere rimandato più.
“L’unica cosa che chiedo – sottolinea Tonio, che si dice pronto ad affrontare questa sfida – e lo chiedo come favore, se potete e soprattutto se volete, tipizzatevi”. Tonio fa riferimento alla campagna promossa oramai da anni dall’associazione nazionale ADMO dei donatori di midollo osseo. La tipizzazione consiste in un prelievo di sangue e, qualora il possibile donatore risulti compatibile con uno dei pazienti in attesa di trapianto, vi è la reale possibilità di salvare una vita. Le nuove tecniche di donazione, è importante saperlo, permettono ai possibili donatori di donare il loro midollo osseo anche semplicemente tramite sangue periferico (come funziona per le normali donazioni di sangue, per intenderci) dopo una adeguata preparazione farmacologica di cinque giorni antecedenti la data prefissata.
“Potete salvare la vita di persone che hanno ormai perso la speranza – sottolinea Tonio – ed è una scelta che può cambiarvi la vita. Fate questo regalo di Natale al prossimo, magari anche a me, dato che neanche io ho ancora trovato il mio tipo perfetto”.
Tonio ha con il suo coraggio, e superando l’ostacolo di chi impara a condividere la sua patologia con gli altri – perché a volte condividere fa pesare meno le sofferenze – lanciato il suo messaggio di Natale, sostenuto dalla sua compagna Federica Zizzi che non lo ha mai lasciato solo in questa lotta. Un messaggio di speranza, di unità virtuale in questo momento in cui non è possibile stringersi realmente, ma con un gesto davvero concreto: provare a salvare una vita. Provare a dare una seconda possibilità a chi soffre. Provare ad essere il tipo giusto di qualcuno. Essere il tipo di Tonio che, con quel sorriso che non ha mai perso, ha sempre saputo essere il tipo giusto per tutti.
Per informazioni circa la possibilità di tipizzarsi, visitare il sito www.admo.it!
QUI il messaggio di Tonio.