
Previsto un momento di preghiera durante la celebrazione della Messa
MONTALBANO – Sono trascorsi cinque anni dalla morte di mons. Francesco Borselli (per tutti don Francesco), parroco emerito di Montalbano. E proprio in occasione dell’anniversario di morte (il 10 settembre) la comunità parrocchiale della frazione, lo ricorderà con un momento di preghiera che si terrà durante la celebrazione della Santa Messa delle ore 8.30.
Mons. Borselli se ne è andò in silenzio, come nel suo stile, la notte del 10 settembre 2018 (alle ore 1.30) all’età di 92 anni dopo aver speso una intera vita a servizio della comunità montalbanese, e dopo aver continuato a celebrare messa e a rappresentare un importante punto di riferimento per la comunità anche dopo il 2008 (quando aveva passato il testimone a don Biagio Convertini). Negli ultimi due anni era stato colpito da una leucemia che comunque gli aveva consentito di continuare ad essere attivo fino a qualche settimana prima della morte, quando una broncopolmonite lo aveva costretto a rimanere a letto.
Nativo di Cisternino, fu ordinato sacerdote il 23 luglio del 1950 e nominato parroco di Montalbano all’età di 36 anni dall’allora vescovo della Curia di Monopoli, mons. Carlo Ferrari. Prese possesso della parrocchia montalbanese venerdì 18 gennaio del 1963. Da allora è rimasto ininterrottamente alla guida della Parrocchia “Santa Maria del Pozzo” fino al 2008.
Una volta terminato il suo ministero di parroco, don Francesco Borselli aveva deciso, comunque, di rimanere a Montalbano, dove aveva continuato a celebrare nella “chiesa piccola” che aveva contribuito a ristrutturare.
A don Francesco Borselli sono da attribuire tante opere e iniziative a favore della frazione, prima fra tutte il merito della realizzazione della nuova chiesa parrocchiale. Ma non solo: anche la ordinazione sacerdotale del suo figlio spirituale, il giovane don Donato Liuzzi, di Montalbano, che attualmente guida la parrocchia di “Santa Maria del Carmine” di Pezze di Greco.
Ben voluto da tutti, don Francesco Borselli ha rappresentato per l’intera comunità un punto di riferimento importante. Una vera e propria “istituzione” nella frazione più a sud di Fasano. Una frazione la cui crescita civile, sociale e culturale è stata dovuta anche all’operato di mons. Francesco Borselli che per i montalbanesi ha rappresentato molto di più di un sacerdote.