Un attacco senza precedenti da parte dei concessionari all’Amministrazione Zaccaria
FASANO – «Altro che sei mesi, concediamo all’Amministrazione comunale solo trenta giorni altrimenti partiranno diffide e denunce agli organi preposti». Questa è la linea che porterà avanti la delegazione di concessionari demaniali, capeggiata da Pinuccio Cupertino, che ieri mattina – poco prima del Consiglio comunale – ha inscenato una manifestazione di protesta in piazza Ciaia. L’Amministrazione Zaccaria si sta adeguando solo ora alla legge nazionale con la quale proroga fino al 2033 le concessioni demaniali, ma ha deciso di prendersi altri sei mesi di tempo «per fare altri atti ricognitivi – riprende Cupertino – che potrebbero portare anche alla revoca di alcune concessioni».
Il portavoce dei balneari alza il tono di voce: «Ma scusatemi, ma in questi sette mesi trascorsi dall’approvazione della legge nazionale, cosa ha fatto il Comune di Fasano? Pretendono di fare, entro giugno, quello che non sono riusciti a fare da maggio scorso? Gli atti ricognitivi vanno fatti ogni anno e l’Amministrazione comunale si ricorda solo ora di farli, d’altronde in questi mesi che serviranno a noi operatori turistici per programmare la prossima stagione estiva. Il nostro settore riparte già a febbraio con i ricciaroli e ora il sindaco Zaccaria e la sua Giunta comunale, dopo sette mesi in cui hanno sonnecchiato, vogliono fare ricognizione ed eventualmente annullare le concessioni. Temiamo che questa sia una manovra politica in vista delle prossime elezioni Comunali per tenerci legati al guinzaglio».
Ieri il Consiglio comunale ha bocciato la mozione di Lello Di Bari (Forza Italia). «Ce lo aspettavamo – riprende Cupertino – la maggioranza porta avanti la propria linea politica e non guarda in faccia a nessuno. Solo dopo la sollecitazione dell’ex sindaco Di Bari hanno iniziato a muoversi, mettendo in atto la legge 145/2018. Fino allo scorso 22 dicembre, nonostante le nostre diffide, non siamo stati ascoltati dall’assessore Giuseppe Galeota. Hanno iniziato a fare qualcosa dopo l’intervento di Lello Di Bari, prima era come se non esistessimo».
E conclude: «Concederemo solamente un altro mese all’Amministrazione per fare gli atti ricognitivi che avrebbero dovuto fare entro oggi 31 dicembre. Poi ci muoveremo con diffide e denunce agli organi preposti. Il Covid ci ha già dato una grossa mazzata, ci aspettavamo che i nostri amministratori ci stessero vicino, non che ci agevolassero, ma che facessero le cose nei tempi prestabiliti. Ora rischiamo di fare investimenti economici per la prossima stagione e di ritrovarci di punto in bianco senza concessioni per un ritardo degli amministratori comunali che non ammette giustificazioni».