
Alcuni lo chiamano “il dottore”, altri “il sindaco”. Da oggi va in pensione ma agli amici ha già confessato che non starà molto lontano dal bisturi
FASANO – Il dottore, il sindaco o semplicemente Lello. Comunque lo si chiami, una cosa è certa: Lello Di Bari non ha mai mancato una telefonata, una richiesta d’aiuto o semplicemente la risposta ad un consiglio, diventando in questi anni “il dottore” di una intera città. Una città che nel 2007, e successivamente nel 2012, gli ha messo addosso la fascia tricolore da primo cittadino, facendolo diventare anche “il sindaco”. Conosciuto, da chiunque, come una persona sempre divertente e socievole, estremamente umana e disponibile nei confronti di tutti.
Lello conseguì la sua laurea in Medicina e Chirurgia il 30 marzo del 1979 presso l’Università Abruzzese degli Studi “Gabriele D’Annunzio” e successivamente anche l’abilitazione. A giugno dello stesso anno si iscrisse all’Ordine dei Medici di Brindisi, conseguendo successivamente la specializzazione in Chirurgia Generale e Pronto Soccorso con Terapia Medica. Ha iniziato la sua carriera come assistente chirurgo, poi aiuto chirurgo ed infine dirigente responsabile del reparto di chirurgia generale del fu ospedale “Umberto I” di Fasano. Dal 2004 al 2010 è stato dirigente responsabile dell’unità operativa complessa di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza del presidio ospedaliero Ostuni-Fasano, di cui è stato – sino ad oggi – direttore. Nella sua carriera ha eseguito oltre 23 mila interventi di piccola, media, alta e altissima chirurgia. Inoltre, nel recente periodo 2020/2021, è stato impegnato in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, in qualità di responsabile dei centri post-Covid di Cisternino e Ceglie Messapica.
Eletto per la prima volta consigliere comunale di Fasano per il PSI nel 1985, ha ricoperto nel 1992 il ruolo da vicesindaco e per molti anni anche quello di assessore all’Urbanistica, vestendo il tricolore da primo cittadino nel 2007 e poi nuovamente nel 2012. Ad oggi è, dal 2016, consigliere comunale d’opposizione.
Lello Di Bari compie oggi 70 anni e con queste righe era nostra intenzione fargli i nostri più sinceri auguri, ripercorrendo velocemente la sua carriera da medico e politico. Ma c’è di più. Da oggi il dottor Di Bari dovrà necessariamente andare in pensione, seppur lui al solo ascolto della parola “pensione” non abbia mai smesso di storcere il naso. Tuttavia stavolta gli tocca in quanto lo prevede la legge: tutti i dirigenti medici e sanitari, infatti, possono rimanere in servizio fino al raggiungimento dei 40 anni di contributi effettivi, senza andare oltre i 70 anni di età. E a meno che non intervenga una imminente modifica legislativa (Lello, lo sappiamo, lo spera), oggi termina ufficialmente il suo impiego nel pubblico settore, lui che di anni complessivi di contributi (compreso il riscatto dei sei anni universitari) ne ha totalizzati 50.
Tuttavia Lello, che non si è mai perso d’animo, ha comunque confessato agli amici di non voler stare lontano dal bisturi: non escludiamo infatti di ritrovarcelo presto a lavoro comunque al di fuori del servizio sanitario pubblico. Nulla gli vieterebbe di poter continuare con la sua passione a lavorare nel settore privato. Promette che non starà lontano anche dalle sue altre passioni: ad esempio le auto sportive e le gare automobilistiche. E forse anche la politica. Ricordate lo slogan “Sì, di nuovo Lello”? Ecco, mai dire mai.
Noi, da fasanesi, non possiamo che ringraziarlo per tutto quello che ha fatto e che continua a fare per tutti coloro che hanno bisogno di lui. Da amici, invece, gli auguriamo il meglio per tutti i prossimi anni e, soprattutto, gli facciamo un grosso in bocca al lupo per la sua meritatissima pensione.
Per il resto, se volesse aprocciarsi anche al mondo dell’informazione e della comunicazione, qui in redazione un posto libero c’è sempre. Dai Lello, scherziamo, sappiamo che tu quello che vorrai continuare a scrivere saranno solo e sempre diagnosi e terapie.
Un abbraccio e… auguroni!













