
L’amarezza dei ragazzi della frazione: “Ci hanno tolto l’unico spazio libero”
FASANO – Savelletri perde uno spazio dove i ragazzi potevano trascorrere un po’ di tempo all’aperto, giocando qualche partitella a calcio senza dover pagare l’utilizzo di un campetto a strutture private: questa decisione sta sollevando forti polemiche tra la cittadinanza e, soprattutto, tra i più giovani. È quanto sta accadendo in queste ore nella centralissima piazza Costantinopoli, che oltre ad essere una semplice piazza è – era, a questo punto – l’unico luogo “ludico” della piccola frazione. L’ultimo provvedimento adottato da parte dell’amministrazione Zaccaria è stato infatti quello della piantumazione di alcuni alberi nella piazzetta antistante la chiesa centrale: questo, d’ora in poi, costringerà i ragazzi della frazione marittima fasanese a non poter utilizzare quello spazio ampio, pubblico e gratuito – praticamente l’unico nella frazione – per fare attività ludica e, soprattutto, partitelle di calcio, come accadeva ormai da decenni.
L’amministrazione ha ceduto alle lamentele di pochi residenti della zona e di alcuni villeggianti, i quali lamentavano eccessivi schiamazzi da parte dei ragazzi, ed il fatto di non poter riposare essendo quello «un luogo di villeggiatura». Savelletri, prima di essere un luogo di villeggiatura, è sopratutto una frazione fatta di storie ed affetti, di ragazzi che hanno ritrovato in quello spazio l’unico luogo possibile per trascorrere alcune ore con i propri amici, imparando a giocare a calcio e mantenendosi lontani da “strade” sconsigliate.
Alcuni di coloro che si sono recati in protesta dal primo cittadino, avrebbero riferito al sindaco di aver ricevuto anche delle pallonate, oltre al dover sopportare continui “schiamazzi”. Ed ecco arrivare pochi alberelli, quindi, posizionati al centro della piazza per “cacciare via” i ragazzini della frazione e costringerli a spostarsi in strutture private o al campetto situato all’interno del cortile della chiesa. Un campetto ad oggi chiuso, e per il cui utilizzo non si sono mai comprese le modalità (orari ed altro). L’azione di taluni, avallata dall’amministrazione Zaccaria, cancella di fatto anni di ricordi di alcune generazioni di Savelletri.
«È stato il nostro stadio, il nostro tempio del calcio, il luogo in cui centinaia di amici sono cresciuti insieme a colpi di sfide e partite che duravano dalla mattina alla sera», si leggeva ieri sui social. «Nei giochi di paese, tanti anni fa – scrivevano ieri su Facebook –, si premiava anche “Mister Piazzetta”, il ragazzo che trascorreva la maggior parte del tempo lì, in quel quadrato di cemento duro. Oggi che è finita un’era, oggi che mi sento più che mai grande, adulto, cresciuto, oggi che è una delle giornate più tristi della mia vita, senza esagerazione».
Altri scrivono: «Oggi chiude la scala del calcio fasanese, ai nostri occhi sei stato lo stadio più bello del mondo, la nostra Wembley». E ancora: «Stadio più bello non poteva esserci a quei tempi, tra il campo del Modonovo e la piazza di Savelletri la goduria era immensa».
Ci chiediamo: era davvero necessario cedere alle lamentele di pochi e sottrarre ai giovani uno spazio dove potersi divertire gratuitamente? Si spera che il primo cittadino vorrà ascoltare le ragioni dei ragazzi, dopo aver ascoltato quelle di taluni residenti e villeggianti. Forse, però, avrebbe dovuto farlo prima, trovando magari una soluzione alternativa (una nuova area per i ragazzi, ad esempio).