Gli imprenditori ed i gestori delle strutture ricettive sul piede di guerra per l’estensione dell’imposta ed il probabile aumento
FASANO – Ieri mattina il sindaco Francesco Zaccaria, assieme al vicesindaco ed assessore al bilancio Giovanni Cisternino, ha comunicato in una conferenza stampa che la tassa di soggiorno sarà ora applicata per tutto l’anno solare. Non solo, la squadra di Zaccaria starebbe valutando il probabile aumento della stessa, anche se al momento resta una mera ipotesi. Tutto ciò – come ha sottolineato il sindaco nella conferenza di ieri – si rende necessario per provvedere all'”armonizzazione” del bilancio comunale a causa dei crediti di dubbia esigibilità. Parliamo di quelle somme che il Comune dovrebbe in teoria ricevere dai contribuenti, ma sulle quali non vi è più la sicurezza che possano essere ancora riscossi.
Ma Federalberghi, che rappresenta appunto la categoria degli albergatori e di tutti i gestori delle strutture ricettive iscritti all’associazione, non ci sta e chiede all’Amministrazione di rivedere la scelta. Una scelta, sottolineano in una missiva che sarà protoccolata oggi a Palazzo di Città, che vede i gestori esclusi da questa decisione. Si sentono messi da parte gli albergatori e provano a spiegare perché si tratta di una scelta errata. Non solo per l’estensione dell’imposta ai 12 mesi ed il suo probabile aumento, ma anche per quanto riguarda l’impiego di tali risorse in termini di servizi al turismo.
“Per come noto – si legge nella lettera – la legislazione in materia di imposta di soggiorno implica che il coinvolgimento degli operatori oltre a riguardare la fase di istituzione dell’imposta debba estendersi anche al monitoraggio degli impatti, riferito tanto all’attività di prelievo quanto alla fase di definizione della destinazione delle risorse e di verifica del loro impiego […]
L’autonomia concessa dalla legge ai Comuni trova dei limiti nei principi innanzi esposti per evitare che questa imposta sia applicata in modo iniquo e disincentivante.
Al momento della approvazione del Regolamento del 2015, I’Amministrazione Comunale di Fasano – continua la missiva – con deliberazione di Giunta Comunale n. 8 del 29.01.2015, stabiliva di istituire un Organismo Permanente di confronto con le Associazioni di categoria e di procedere alla stipula di un protocollo d’intesa finalizzato a disciplinare il funzionamento del citato Organismo […] nonostante la Aba Federalberghi Brindisi e le strutture ricettive del Comune di Fasano abbiano in questi anni tentato di partecipare alla programmazione ed al monitoraggio degli utilizzi delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, indicando anche i componenti che avrebbero dovuto rappresentare gli operatori di settore nell’Organismo permanente da istituire, l’amministrazione non ha mai dato seguito a detta istituzione, né ha mai in alcun modo dato conto degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno riscossa in questi anni, né ha dato conto dell’utilizzo delle risorse derivante da detta tassa di soggiorno, così impedendo e sottraendosi di fatto al controllo da parte degli operatori del settore.
A fronte difatti delle molteplici richieste della Associazione di categoria di conoscere il riscosso e l’utilizzo dell’imposta di soggiorno la stessa Amministrazione è rimasta silente […] Da tali circostanze si origina il grave malcontento e la volontà di opporsi ad un prelievo che costituisce un pesante aggravio per gli operatori e per il turista che verrà conseguentemente disincentivato a trascorrere le proprie vacanze nel territorio di Fasano a causa dell’aumento dei costi dell’ospitalità […] né il Comune di Fasano può pensare di porre illegittimamente rimedio ai buchi di bilancio derivanti da errate gestioni delle risorse pubbliche ovvero ad evasione fiscale di altre categorie di contribuenza gravando sulle strutture ricettive.”
Quello che contestano gli albergatori è la mancanza di collegialità tra Comune e gestori delle strutture ricettive, in tutte le scelte che riguardano l’imposta stessa ed il suo riutilizzo a fini turistici. La domanda che si pongono in sostanza è: quanto di quello che viene incassato dal Comune, in termini di tassa di soggiorno, viene reinvestito in servizi al turismo? Ma soprattutto: per quale motivo le strutture dovrebbero addossarsi questo costo, dal momento che molti contratti di soggiorno con clienti e tour operator sono stati già definiti almeno di qui a 18 mesi, e non possono essere modificati perchè ciò causerebbe ulteriori penalità per le strutture?
Fasano ha da poco riaffermato la sua posizione predominante in termini di arrivi e presenze in tutta la Regione, scalando addirittura la classifica e piazzandosi sesta. Bene, la sfida ora è riuscire a mantenere alto il target dell’offerta turistica. Federalberghi assicura, in parole povere, che non sarà così e che questa imposta peserà e non poco.
Una tassa Salva-Bilancio obbligatoria per gli albergatori che, pur non essendo i destinatari diretti dell’imposta,diventano soggetti tenuti alla riscossione delle tasse applicate ai loro clienti.Ma il turismo a Fasano è la vera e unica industria che offre la più grande opportunità di crescita e soprattutto di lavoro.Deve preoccupare il pericolo di declino della crescita e di ridimensionamento del personale impiegato.Una più attenta riflessione sarebbe opportuna.Quella di dover sanare i buchi di bilancio è una sempre vecchia e ricorrente storia nell’Italia, perché siamo stati e siamo un paese con il può alto debito pubblico e contemporaneamente con la più alta evasione fiscale. E nell’alternanza delle Amministrazioni,poichè le entrate riscosse sempre inferiori alle spese, si è sempre cercato di giustificarle con la più facile e comoda psicologia del “SELF-SERVING BIAS” che è la tendenza a prendersi il merito di quello che si riesce a fare e di attribuire al passato e ad altri il demerito di quello che è difficile. Ma poi torna ad essere sempre così. Questa è la politica che abbiamo.