
Secondo le accuse avrebbe rivolto turpi attenzioni al figlio di una sua amica
FASANO – Un 48enne fasanese è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale su minore. Secondo il Gip del Tribunale di Brindisi, Simone Orazio, il fatto non sussiste.
Il 48enne, difeso dall’avvocato Umberto Sforza, era finito sotto processo perché avrebbe rivolto turpi attenzioni al figlio di una sua amica (che all’epoca dei fatti aveva 10 anni e oggi ne ha 13) approfittando dei momenti in cui restavano soli a casa.
Inizialmente l’accusa era che l’uomo era arrivato a toccare il bambino nelle parti intime. Sarebbe andato, secondo le accuse iniziali, anche oltre. A rivolgere attenzioni “particolari” al bambino sarebbe stato il 48enne, un amico della madre. Una persona di cui la mamma del ragazzino si fidava così tanto da farla restare da solo con il figlio. E sarebbe stato proprio in uno di questi momenti, mentre i due giocavano alla Playstation, che il 48enne avrebbe indirizzato le sue mani verso le parti intime del piccolo. Il bambino avrebbe poi raccontato alla mamma quello che “gli aveva fatto” l’amico della donna. Alla scioccante confessione del piccolo seguì la denuncia della madre e le indagini, che il magistrato inquirente delegò ai carabinieri della Compagnia di Fasano. Gli abusi inizialmente furono confermati dal bambino in sede di audizione protetta, alla presenza, tra gli altri, di uno psicologo. Chiuse le indagini preliminari il pm formalizzò la richiesta di rinvio a giudizio a carico del fasanese che venne indagato per violenza sessuale su minore. Ma il legale difensore dell’uomo, Umberto sforza, ha dimostrato come le accuse fossero infondate e ne aveva chiesto l’assoluzione. Anche il pm Giovanni Marino ha fatto lo stesso e così nei giorni scorsi è giunta la sentenza di assoluzione in quanto il fatto non sussiste.