Un viaggio nella vita e nella carriera dell’indimenticata interprete nello spettacolo scritto e diretto da Mariateresa Maggi
FASANO – Il 20 settembre scorso Mia Martini avrebbe compiuto 77 anni. E chissà quante altre emozioni ci avrebbe regalato da quel maledetto 12 maggio del 1995.
A omaggiare l’indimenticabile artista calabrese, ci ha pensato l’associazione fasanese “Calliope” con “Viola è il cielo dell’alba nascente. Mia Marini: il dolore, il rimpianto, la nostalgia”.
Lo spettacolo, scritto e diretto dalla presidente del sodalizio fasanese, Mariateresa Maggi, è andato in scena ieri (23 settembre), in un gremitissimo Chiostro dei Minori Osservanti.
Oltre alla Maggi, cantante e voce recitante, Teresa Dell’Aquila nel ruolo di Mimì e le voci fuoricampo di Domenico Mileti (Ivano Fossati) e Valerio Bianco (Antonello De Sanctis).
Band tutta composta da giovanissimi: Francesco Schiavone (anche direttore musicale) alla chitarra, Vincenzo Abbruzzi al sassofono, Valentina Stasi al piano e vocalist e Davide Schiavone al piano.
La regia audio e luci è stata curata da Cristian Lagalante e Roberto Masi.
Uno struggente ricordo dell’immensa Mimì, che ha avuto come filo conduttore il notturno interiore di un’artista ribelle, trasgressiva, indomita, passionale, ma anche tanto fragile.
Una donna che voleva solo essere amata – distruttivo e complesso il suo rapporto con Fossati – e che ha saputo trasformare quel notturno in tante rinascite dopo le troppe cadute.
Che ha saputo colorare il suo cielo da quel viola – marchio indelebile della nomea di porta sfortuna – a tinte sempre più limpide, verso quella meritata alba nascente.
Spettacolo ben costruito quello di Mariatesa Maggi, frutto in parte della sua tesi di laurea ma soprattutto dell’amore mai celato verso Mimì.
Un viaggio nella vita e nei successi dell’indimenticata interprete: Il mio Oriente, Padre davvero, Bambolina bambolina, Notturno, Minuetto, Almeno tu nell’universo, La costruzione di un amore, E non finisce mica il cielo e Col tempo imparerò.
Molteplici le suggestioni – tra cui la sensibilizzazione a favore del Centro Antiviolenza “Insieme si può” – durante una serata dettata dalla palpabile emozione dei protagonisti.
Comprensibile quando ci si confronta con un’icona come Mia Martini, ma che ha mostrato al pubblico tutta la loro umiltà, la passione e il tanto, tantissimo impegno.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.