I biancazzurri sprecano troppo e poi incassano il pari in pieno recupero LE FOTO
Us Città di Fasano-Ac Nardò: 2-2 (2-0)
Reti: 8′ p.t. Montaldi (F), 36′ p.t. Corvino (F), 38′ s.t. Monopoli (N), 49′ s.t. Arario (N).
Us Città di Fasano: Guarnieri, Pugliese, Diop, Schena (26′ s.t. Zicarelli), Anglani, Rullo, Serri (14′ s.t. Gori), Ganci (41′ s.t. Cobo Galvez ), Gomes Forbes, Corvino (46′ s.t. Tuttisanti), Montaldi (30′ s.t. Richella). All. Laterza. A disposizione Suma, Mambella, Angelini, Giannotti.
Ac Nardò: Rizzitano, Scipioni (13′ s.t. Monopoli), Cassano (37′ p.t. Palmisano), Aquaro, Verzienti, Bolognese, Mingiano, Kyeremateng (6′ p.t. Molinari), Centonze, Arario, Giglio. All. De Benedictis. A disposizione Migliaccio, Mancini, Sene, Infusiano, Frisenda, Palmisano, Valzano.
Arbitri: Ancora di Roma 1.
Note: Spettatori 1000 circa, non ci sono i tifosi ospiti per il divieto di trasferta. Ammoniti Scipione (N), Anglani (F), Cassano (N), Arario (N),
FASANO – Pari ricombolesco con il Nardò che recupera la gara all’ultimo respiro con un penalty realizzato da Arario. Non basta il doppio vantaggio maturato nel primo tempo per avere ragione di un avversario poco incisivo sotto rete, ma che trova la forza di riaprire la partita in piena zona Cesarini, sfruttano alcune leggerezze difensive dei locali. Un pari che alimenta le speranze salvezza degli ospiti, mentre per i biancazzurri il discorso permanenza era già archiviato in anticipo.
I biancazzurri sono reduci dalla vittoria esterna di Altamura (0-1), infilando la seconda vittoria consecutiva ed alla ricerca del tris vincente che quest’anno è mancato. Di contro il Nardò cerca il colpo di coda, dopo il pari in extremis interno con il Savoia (2-2) che ha lasciato non pochi strascichi.
In gara il tecnico di casa Laterza deve fare a meno degli infortunati Colombatti e Bernardini optando per un modulo 4-4-2 con in avanti Forbes e Montaldi, mentre nel cerchio di centrocampo va il giovane Schena in coppia con Ganci.
Gli ospiti rispondono con un modulo 3-5-2 con De Benedictis in panca, alla luce della squalifica di Bitetto, ma non è il solo fermato dal giudice sportivo, infatti non ci sono Mirarco e Prinari. In campo i neretini presentano in avanti Mingiano e Kyeremateng.
In gara doppio vantaggio per i biancazzurri nel primo tempo
In cronaca al 7’ Serri porta scompiglio nell’area ospite con Aquaro che chiude in corner. Il vantaggio è servito sugli sviluppi dell’angolo, battuto da Corvino, con Montaldi che tutto solo batte in rete con un colpo di testa spiazzante. Locali ancora in avanti al 21’ con Forbes che impegna Rizzitano. La reazione ospite tarda ad arrivare ed i locali si fanno nuovamente pericolosi al 28’, questa volta è Serri a battere verso la porta granata con l’intervento dell’estremo difensore. Lo stesso si ripete sul tiro dal limite di Montaldi al 33’. Punizione di Migiano un minuto più tardi con la parata di Guarnieri. Il raddoppio è servito al 36’ con Corvino che riceve da Forbes e piazza un tiro vincete da posizione centrale.
Sullo scadere Monopoli riapre la partita e poi Arario centra il pari
Nella ripresa al 7’ Corvino prova l’azione personale, ma non trova il tempo per battere imparabilmente agevolando l’intervento del portiere granata. Ancora padroni di casa in azione con Serri che impegna Rizzitano in presa aerea, quando corre il 13’. Il Nardò prova ad alzare il proprio baricentro ed al 21’ con Mingiano che ha la possibilità di impensierire la difesa di casa, ma scivola al momento del tiro. Al 29’ sugli sviluppi di una punizione per i granata Bolognese spreca mandando alto sulla trasversa. Si supera Rizzitano sul tiro dalla corta distanza di Corvino al 33’. Ancora il portiere ospite a negare il gol ai locali al 35’ sul tiro dal limite di Ganci. Riapre a sorpresa la gara il Nardò al 38’ con Monopoli che da limite dell’aria insacca con un tiro imprendibile. Manca il pari al 42’ Mingiano con un gran tiro dal limite che lambisce il palo. Il pareggio arriva in pieno recupero dal dischetto con Arario che realizza un penalty concesso per evidente fallo di Gori su Centonze.
Fotoservizio Francesco Schiavone