
Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata a ringraziamento della RSA
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo una lettera dei nostri lettori.
“A tutti coloro che operano a vari titoli e ruoli presso la struttura per anziani ‘Don Angelo Sabatelli’ di Fasano.
Siamo i figli di Rubino Madia, deceduta il 31 agosto. La nostra mamma è stata ospite della struttura Don Angelo Sabatelli per un anno. Noi figli quotidianamente siamo stati con la nostra mamma anche per lungo tempo per questo siamo testimoni diretti e obiettivi di quanto dichiariamo:
– la struttura è una casa poiché l’aria che si respira è quella di una grande famiglia;
– gli ospiti si aggirano tra gli spazi interni ed esterni quali ‘padroni di casa’ (il giardino viene curato liberamente da alcuni di loro) e tra di loro c’è una familiarità fatta di sostegno, solidarietà e affetto;
– i locali sono puliti e curati, come anche il cibo della cucina è adeguato alle esigenze di salute degli anziani, e buono;
– il personale addetto alla pulizia e alla cucina si pone nei confronti di tutti gli ospiti con gioia, rispetto e soprattutto con gesti affettuosi;
– l’addetta ai rapporti con i medici e le farmacie è sempre pronta ad alleviare il carico di lavoro burocratico ai parenti;
– gli ospiti vengono stimolati e impegnati con attività manuali, canti e interventi di associazioni esterne; l’animatrice, e chi collabora con lei, si prodigano a organizzare, cercando di coinvolgere il più possibile gli ospiti, feste di compleanni e celebrazioni religiose e civili;
– la coordinatrice e l’assistente sociale seguono con attenzione e dedizione tutta l’organizzazione della struttura;
– le OS, persone straordinaria! Tanta fatica, ma sempre col sorriso e con parole gentili si rivolgono a tutti gli ospiti: cantano, ballano, fanno battute ironiche, abbracciano donando il calore umano che tanto ha bisogno la persona anziana!
– l’infermiera, persona allegra, premurosa e attenta ad ogni minimo avvisaglio di salute; pronta a fare qualunque cosa pur di alleviare una sofferenza!
Nell’ultimo mese della sua vita, la nostra mamma l’abbiamo dovuta spostare presso la struttura ‘Regina Pacis’, per un peggioramento della salute essendo questa una RSSA. Anche qui, pur avendo un’impostazione più sanitaria, non è mancato il clima umano e professionale, segno di una filosofia di vita scelta e voluta da chi gestisce il tutto e sposata e vissuta da coloro che vi lavorano.
A tutti, soprattutto a chi quotidianamente si è preso cura della nostra mamma come se fosse la propria, va il nostro più sincero e autentico grazie!
I figli di Madia”