Il primo incontro si è tenuto ieri mattina nell’auditorium del liceo
FASANO – “Che cosa sono i sogni?”. Essi rappresentano la base delle aspirazioni di tutti i ragazzi che si preparano ad affrontare un nuovo percorso. Ed erano oltre duecento ieri (mercoledì 18 settembre) i ragazzi del primo anno che sono stati accolti nell’auditorium del liceo “da Vinci” in un primo incontro del progetto di inizio anno “Vengo anch’io”, organizzato dai docenti Mina Corelli, Michele Iacovazzi e Loredana Lezzi.
La professoressa Corelli si è rivolta commossa ai ragazzi dicendo loro che la cultura serve a trovare non solo delle nozioni, ma anche la propria umanità. «Ed ognuno di voi è speciale, diverso, – ha continuato la docente – perciò vi aiuteremo a studiare ma anche a trovare quali sono le vostre passioni, i vostri sogni.»
Il progetto di inaugurazione del nuovo anno scolastico prevede una serie di incontri fino a venerdì sui temi delle proprie abilità, dell’inclusione sociale, del cyberbullismo, dell’ambiente e delle dipendenze da alcol e droghe.
La giornata si è aperta con la canzone “Resistenza” di Fiorella Mannoia come invito ai ragazzi a resistere ai luoghi comuni e ai pregiudizi. Agli studenti del primo anno è stata dedicata anche la lettura di un estratto dal romanzo “Cose che nessuno sa” di Alessandro D’Avenia e della lettera di Abramo Lincoln all’insegnante di suo figlio come augurio iniziale.
A seguire molti ragazzi, provenienti da tutti gli indirizzi del “da Vinci”, hanno rappresentato il loro sogno, dalla recitazione al ballo, dalla poesia al canto, tramite interpretazioni di monologhi legati ai recenti progetti del liceo “Intrecci di musica e letteratura” e “Il poliziotto con la chitarra” e di canzoni di artisti come Arisa (“Meraviglioso amore mio” e “La notte”), Roberto Vecchioni (Vai ragazzo), Alvaro Soler (La libertad) e Daniele Silvestri (Argento Vivo).
A conclusione della giornata c’è stato, attraverso un bellissimo sketch ripreso dallo spettacolo dello scorso anno “Leonardus Vinci Academia”, il passaggio di testimone fra i superbravi dello scorso anno e le matricole di quest’anno. I primi hanno dato consigli ai ragazzi su come vivere quelli che sono gli anni più intensi dell’adolescenza, salutandoli attraverso un medley delle canzoni “Sempre Sarai” di Ermal Meta e “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero.
Perché si sa, chi varca quella soglia entra a far parte di un mondo che difficilmente si dimentica, anche a distanza di tanti anni. Il liceo “da Vinci” è cultura, inclusione, casa. Una casa che accoglie e che non dimentica mai i suoi ospiti perché li aiuta a scoprire il mondo. E non possiamo che augurare anche noi un buon anno a tutti i ragazzi.